Non è il caso di rischiare. Questo deve aver pensato il buon Jorge Lorenzo in vista del MotoGP di Valencia, del tutto insignificante (per lui così come per Casey Stoner: le piazze sono state ormai assegnate) ai fini della classifica iridata. Meglio allora concentrarsi su quel che sarà nel 2012, anno del ritorno alle 1.000 e dell’auspicato riscatto, dunque il campione del mondo uscente ha deciso di dare forfait all’ultimo appuntamento del campionato – anche se sarebbe stata l’ultima uscita con il numero 1 sulla moto – e risparmiare energie utili per provare ad essere in piena forma nella sessione di test della settimana successiva alla gara, decisivi – questi sì – per porre solide basi in vista del futuro.
Jorge Lorenzo (Yamaha Factory Racing) non ci sarà, dunque, né oggi né domani né tantomeno domenica, ad omaggiare la memoria di Marco Simoncelli con il “minuto di casino” (con tutte le moto in pista a dare gas) chiesto da papà Paolo e a dare un senso all’ultimo round della stagione, foriero di risultati a sorpresa visto il novero – ogni giorno più risicato e rimaneggiato – dei partenti.
Se ne dispiace, Lorenzo, ma non può fare diversamente: l’anulare della mano sinistra non ha perso neppure in parte le proprie funzionalità dopo l’incidente di Phillip Island nel quale rimase tranciato di netto, costringendo i medici australiani ad un miracolo di chirurgia per rimettere tutto a posto, ma è chiaro che per ritrovare il giusto feeling con la mano e con il mezzo meccanico serve una rieducazione che non può forzare le tappe, onde evitare il manifestarsi di guai peggiori in futuro.
Largo dunque, per la seconda gara consecutiva, al collaudatore giapponese Katsuyuki Nakasuga. Ci sarà, a meno che non ce la faccia dopo aver provato a scendere in pista, invece Ben Spies, mentre lo schieramento di forze per i test della prossima settimana, che in Yamaha sperano possa contemplare anche il nome di Jorge Lorenzo, potrà essere delineato solo al termine dell’ultimo MotoGP della stagione.
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