Harley Davidson vende MV Agusta e forse lascia Milwaukee

Harley Davidson: lo storico museo della casa americana
La crisi sta colpendo duro anche un marchio prestigioso come Harley Davidson e i dirigenti della casa di Milwaukee stanno in questi mesi mettendo a punto nuove strategie tutt’altro che indolori con la speranza di riportare equilibro nei bilanci della casa americana e di prepararne il rilancio cercando di aumentare le vendite e di investire su nuovi modelli che possano suscitare l’interesse di un pubblico più vasto.

In quest’ottica, nel corso della scorsa settimana, è stata completata la vendita del marchio italiano MV Agusta a Claudio Castiglioni, ex azionista di maggioranza della casa di Schiranna fino al 2008, quando ha ceduto la sua quota ad Harley Davidson, e successivamente presidente dell’azienda stessa per conto della nuova proprietà americana. La vendita del brand varesino, che è costata una buona perdita alla casa americana, va vista nell’ottica di una concentrazione degli investimenti sul marchio Harley Davidson, una strada obbligata se il gruppo vuole tornare a crescere sul lungo termine. 
 
Inoltre la casa sembra prepararsi a chiudere la storica fabbrica di Milwaukee, dove rimarrebbero solo alcuni uffici amministrativi e una sede di rappresentanza: la decisione non è ancora definitiva ma nel giro di massimo due mesi se ne dovrebbe sapere di più visto che Keith Wandell, CEO di Harley Davidson, sembra stia giocando le sue ultime carte per tentare di reperire incentivi statali e federali per mantenere lo stabilimento a Milwaukee abbassando contemporaneamente i costi di produzione. 
 
Se a tutto questo si aggiunge il nuovo contratto proposto ai sindacati dall’azienda che vorrebbe allineare la produzione alla domanda stagionale, si ha l’esatta misura di una crisi che sta davvero colpendo duramente anche i più prestigiosi marchi globali delle due ruote e dalla quale davvero pochi possono dirsi immuni.

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