Guard Rail adatti alla Sicurezza dei Motociclisti

[galleria id=”497″]Possibile?
Sembra che adesso qualcosa si stia muovendo in questo senso.
I vecchi guard rail assassini e spesso letali per i motociclisti potrebbero diventare solo un ricordo: l’ Associazione Italiana per la Sicurezza della Circolazione ha avviato uno studio per fare in modo che i nuovi guard rail possano diventare realtà.

Abbiamo parlato spesso della pericolosità dei guard rail italiani e della minaccia che rappresentino per i motociclisti la cui testa, in caso di caduta, può rimanere intrappolata sotto la barriera e portare così a perdere la vita.
L’ Associazione Italiana per la Sicurezza della Circolazione, ossia l’ unico ente accreditato a svolgere crash test per la certificazione delle barriere di sicurezza, ha adesso avviato un progetto che punta a colmare le lacune della legge italiana la quale, in materia guard rail per motociclisti, non prevede nessuno standard di sicurezza.
 

Sia chiaro che, in campo di protezione per i motociclisti dal punto di vista dei guard rail, pare che anche l’ Europa sia relativamente carente (come dimenticare la manifestazione spagnola). Di fatto, comunque, l’ Unione Europea ha recentemente predisposto un’ integrazione alla norma di riferimento (EN1317) che richiederà, però, 5 o 6 anni prima di potere essere completata e recepita dai Paesi membri della UE.
 

L’ iniziativa di andare incontro alla sicurezza per i centauri è stata presentata al convegno sulla sicurezza stradale organizzato da ANCMA insieme al Ministero dei Trasporti, alla FEMA (Federazione delle associazioni Motociclistiche Europee) e al Commissario europeo ai Trasporti, Antonio Tajani.
 
La sperimentazione avviata dall’ AISCO ha il compito e il fine di produrre nuove norme consolidate e efficaci in materia di sicurezza per i motociclisti e di guard rail sicuri per chi viaggia sulle due ruote.
Si pensa che già entro la prossima estate saranno disponibili i dati di ben 100 crash test in corso di svolgimento presso il centro di Anagni.

 
 

Foto da www.motociclisti-incolumi.com

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