General Motors vende a Suzuki – Tempi duri per le quattro ruote

La situazione finanziaria internazionale non aiuta e a risentire per prime del periodo sfavorevole sono proprio le aziende motoristiche.
E’ il caso dell’ americana General Motors che, dall’ head quarter di Detroit, città a 4 ruote per eccellenza, fa sapere di aver ceduto ben 16.413.000 quote di azioni ordinarie alla giapponese Suzuki, equivalenti a circa il 3% del totale aziendale.

La cessione è stata necessaria per motivi finanziari e di mercato. E’ la Suzuki che parla a questo proposito e, per bocca di Osamu Suzuki, fa sapere che: “General Motors ha deciso di vendere la partecipazione nella nostra società per rafforzare il proprio bilancio e noi appoggiamo la decisione. L’uscita dell’americana dal nostro gruppo non comporterà variazioni al piano industriale di Suzuki“.
 
Di questo ne sono convinti anche in America.
 
Rick Wagoner, big boss americano, ha infatti dichiarato: “Nonostante la cessione delle quote, l’operazione non avrà alcuna influenza sui nostri accordi bilaterali“.
 
La cessione del 3% delle quote non comporterà alcun cambiamento nei rapporti tra le due multinazionali che, anzi, continueranno a lavorare insieme su varii fronti, perseguendo obiettivi comuni in particolar modo nel settore dello sviluppo di fuel cells impiegate in ambito automobilistico e motoveicolistico e nel settore dei motori elettrici e dei veicoli ibridi.
 
Alla cessione delle azioni da parte degli americani, è seguito il riacquisto da parte di Suzuki delle proprie azioni proprie, per un valore che supera i 232 milioni di dollari.
 
In questo modo, GM lascia definitivamente ogni contributo azionario della casa di Hammamatsu, situazione ben lontana da quella di 10 anni fa, quando GM possedeva il 10% della Suzuki, percentuale aumentata fino al 20% nel 2001.
 

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