Yamaha Tech 3: Le Mans da incubo

I due piloti del team Monster Yamaha Tech 3 in posa ad inizio stagione
Il team Monster Yamaha Tech 3 ha concluso il week end francese nel peggiore dei modi: nel gran premio di Le Mans, sponsorizzato proprio da Monster, Colin Edwards ha portato a casa un misero tredicesimo posto in un circuito a lui piuttosto congeniale, mentre Ben Spies non è riuscito a vedere la bandiera a scacchi per una caduta durante le fasi iniziali della gara (ed è la seconda volta in tre gare, insomma come Stoner). 
Nel dopo gara Edwards ha dovuto ammettere di non essere ancora riuscito a risolvere alcuni problemi relativi alla messa a punto della sua moto, nonostante il duro lavoro del team.

In effetti il suo fine settimana è stato una continua discesa: sesto nelle prove libere del venerdì, ottavo nelle qualifiche il sabato e infine tredicesimo nella gara domenicale. 
 
Dal canto suo Ben Spies non può certo sorridere: l’americano, dopo la caduta in prova con relativo infortunio alla caviglia, ha concesso il bis durante il settimo giro della gara, fortunatamente senza riportare ulteriori danni. 
 
Il francese Herve Poncharal, team manager di Yamaha Tech 3, ha parlato apertamente di un disastro, dicendosi amareggiato viste le aspettative che riponeva nei suoi piloti in vista di Le Mans. Oltretutto Poncharal ha anche dovuto vedere i piloti del team Fiat Yamaha finire primo e secondo, per cui ha dovuto ammettere che la YZR-M1 è incredibilmente competitiva e che i problemi sono esclusivamente del suo team, che ha spronato a lavorare duramente perché al Mugello si possano finalmente vedere le sue vere potenzialità. 
 
Sicuramente il vero team Monster Yamaha Tech 3 non è quello visto a Le Mans: Ben Spies è un esordiente con grossi margini di miglioramento e Edwards può ancora dire la sua per cui mi aspetto che nel corso della stagione arriveranno dei i risultati almeno confortanti per i due piloti.

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