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Yamaha 2010: finalmente la FZ8 e la Fazer 8


Dopo tanta attesa il 12 marzo alla Motodays 2010 di Roma la casa giapponese ha presentato ufficialmente la FZ8 e la Fazer 8.
 
Questi due nuovi modelli, insieme alle già conosciute ed apprezzate FZ1 e FZ6, vanno a completare la gamma FZ e Fazer che tanto successo ha portato alla Yamaha.
FZ8 e Fazer 8 aggiungono al mercato due modelli di cilindrata intermedia che soddisfano le esigenze del motociclista pro e contemporanteamente quelle dell’appassionato di turismo, senza dare alcun tipo di problema a nessuno dei due.

Ricalcando quella che è stata la Fazer 600, i due nuovi nati hanno un design spartano, pulito e sportivo. Le finiture sono di alto livello e subito ci si accorge della sparizione dal codone del tipico scarico doppio, a favore di un basso silenziatore a due uscite che alleggerisce il carico e la linea del posteriore.
 
Per rimanere agili e leggere nonostante i 106,2 cavalli a 10.000 giri / min del motore, sulle due nuove moto sono stati montati forcellone e interasse compatti e un telaio pressofuso realizzato interamente in allumionio.
 
Yamaha ha da sempre due modelli di sportive, 600 e 1.000 cc, che offrono diverse eccellenze in termini di potenza e di coppia. Il problema è nato dalle tante differenze che si hanno nel confronto fra le due cilindrate, così Yamaha ha scelto di tuffarsi in una nuova da 779 cc, che dovrebbe unire i pregi delle due madri ed eliminarne i difetti.  
L’alimentazione è aiutata dall’elettronica, con una seconda farfalla che aiuta la prima nel garantire il controllo del volume d’aria in ingresso. Una centralina controlla in diretta il numero dei giri motore e l’apertura della farfalla, azionando un servomotore che gestisce il controllo delle farfalle stesse, dato che i canali dell’aria hanno lunghezze diverse: due da 125mm per i cilindri 1 e 4, due da 150mm per i cilindri 2 e 3, tutto per erogare una coppia costante su tutta l’accelerazione.
 
La potenza massima è di 106,2 CV (78,1 kW) a 10.000 giri al minuto, la coppia massima è di 82 Nm a 8.000 giri al minuto. Il motore è Euro 3, con una marmitta corta sul fianco e uno scarico catalitico a nido d’ape 4 in 2 in 1.
 
La stabilità anche a velocità elevate è garantita dalla notevole rigidità di forcellone e telaio. Anteriormente è stata montata una forcella a steli rovesciati da 43mm, sul posteriore la sospensione è una Monocross con leveraggi progressivi. I freni anteriori da 310mm sono flottanti con pinze monoblocco a 4 pistoni.
 
Accorgimenti tecnici e ciclistici insieme garantiscono una perfetta manovrabilità delle due moto, adattandole così sia a contesti “agonistici”, sia alle giungle cittadine.