Video BMW: i fari adattivi delle K 1600GT e GTL

Al recente Salone di Colonia BMW Motorrad ha presentato i fari adattivi. Cosa sono e come funzionano la casa tedesca lo spiega in questo nuovo video che in verità recupera e integra delle immagini che in rete erano già disponibili. Siccome noi non siamo mai avidi di informazioni, riprendiamo nuovamente il tema approfondendo le considerazioni avanzate tempo addietro e arricchendole con i nuovi contenuti che BMW Motorrad ha comunicato.

Gli adaptive headlight solo disponibili come opzional solo sulle nuove K 1600 GT/GTL sei cilindri di 1600cc. Le maxi da turismo presentate all’Intermot ormai due mesi fa, montano dei fari allo xeno di serie integrabili con il sistema adattivo che è costituito dal proiettore principale che si compone di un modulo centrale girevole allo xeno e da uno specchio riflettente. I sensori inseriti nell’asse anteriore e posteriore della moto misurano l’altezza del veicolo e forniscono i dati per la regolazione costante della profondità d’illuminazione, eliminando il “beccheggio” in frenata e la “distensione” in accelerazione. In questo modo il fascio di luce ha sempre la stessa “gittata” indipendentemente dallo stato di guida o di carico del mezzo.
 
L’optional “Adaptive Light Control” si compone inoltre di un motorino di regolazione che trasforma lo specchietto statico del riflettore in uno specchio orientabile. Lo specchio ruota intorno al suo asse “assecondando” l’inclinazione della moto e annullando l’angolo di rollío in modo che la luce del proiettore principale compensi anche l’inclinazione del veicolo.
 
Il calcolo dell’inclinazione della moto avviene per mezzo dei sensori giroscopici montati centralmente come avviene nel sistema utilizzato sulla cattiva S 1000 RR ma con funzioni differenti. Le informazioni trasmesse attraverso la rete CAN-bus vengono utilizzate anche per il controllo di trazione DTC e per l’ABS. I complessi algoritmi impiegati in questa “giostra” elettronica sono tutta farina degli ingegneri di BMW Motorrad.
 
All’atto pratico, i vantaggi maggiori che qualunque motociclista, esperto o meno, potrebbe apprezzare si avvertono durante la guida notturna: visibilità costante con particorale “focus” sulla corda della curva, una zona solitamente “buia” nella guida di notte.

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