Nel giorno dei suoi 30 anni, Valentino Rossi stupisce e galvanizza il pubblico dei suoi supporters con un’ interessante intervista su cosa fare da adesso in poi, alla boa dei trent’anni.
Lo aveva sussurrato in qualche intervista passata, ma senza troppa convinzione forse.
Un’ età in cui si cambia punto di vista: questi sono i 30 anni per Valentino che, candidamente e quasi un pò divertito, confessa: “Quando avevo 20 anni e vedevo uno di 30 pensavo “guarda quello lì, ormai è vecchissimo”. Invece fortunatamente, forse per quello che faccio, per il mio lavoro, per la mia vita, non mi sento molto cambiato. Però ho 30 anni…“.
Poi, qualche proiezione del suo futuro in chiave lavorativa. Moto? Non necessariamente. A quanto pare, l’ importante è continuare a correre, che siano de o quattro ruote non fa differenza.
Il chiodo fisso nella testa di Valentino sembra essere la Ferrari, anche se il pilota italiano dichiara di averla già esclusa dalle attività papabili da fare dopo il suo “pensionamento” dalla MotoGP: “(Nei prossimi 10 anni) so che correrò in moto, con la Yamaha, per altri 2 anni. Poi dovrò decidere che cosa fare. Se continuare e puntare a battere i record di Agostini oppure cambiare e fare qualcos’altro, ma cosa? Certo, auto, ma rally o in pista? Non credo di sicuro la Formula 1“.
E, infine, la famiglia. E un figlio. O una figlia?
(per farli correre in moto?) Sicuramente se fosse maschio. Non mi dispiacerebbe nemmeno avere una femmina: ma sicuramente lei non correrebbe in moto, anche perché le femmine decidono loro cosa vogliono fare. Se dovesse essere un maschio mi piacerebbe che corresse in moto“.
Per non smentire il detto “Qualis pater, talis filius”…