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Valentino Rossi a “Che tempo che fa” il 14 marzo 2009

Valentino Rossi è stato ospite a “Che Tempo che Fa” nella puntata del 14 marzo scorso. Una puntata in cui è stato scoperto molto sull’ antipodico rapporto con la velocità a 360 gradi di Valentino Rossi.

Un rapporto sorprendente ma anche antipodico: Valentino Rossi vive egregiamente la velocità “da dentro”, ma si scopre che quando è “costretto” a viverla da fuori… la paura fa 90.
Che, a ben guardare, è quasi il doppio di 46.
 
Questo è quando ha confessato il campione italiano durante la trasmissione di Rai Tre “Che Tempo che Fa” in cui ha discusso di velocità e dell’ utilizzo delle ore notturne che.. non sarebbero fatte per correre.
Secondo me di notte si possono fare tante belle cose ma non correre in moto” ha detto il folletto di Tavullia a proposito della dibattuta gara in Qatar che, anche quest’ anno, verrà disputata in notturna. Un supplizio? No, ma la notte è fatto per altro!
 
Dal Qatar alla velocità, il passo è breve.
Da fuori la velocità mi fa paura – ha dichiarato un Valentino Rossi più scanzonato che mai, che ha poi aggiunto – Per questo non vado mai a vedere le gare. Invece da dentro sembra tutto più lento, una volta che ti sei abituato. E’ incredibile quanto ci si può abituare alla velocità. La prima volta che ho provato una Honda 500 ho pensato: ‘Meglio fare qualcos’altro…’. Poi non ti fa più effetto“.
 
Una sorta di “abitudine” alla velocità che, però, in molti chiamano “attitudine”: non c’è differenza se non il fatto di aver un grande dono e un grande potere e di dover imparare a controllarlo e non temerlo.
Sarà…
I problemi arrivano quando la velocità fa assaggiare il tremendo gusto dell’ asfalto dopo una caduta: “Anche quando non ti fai male, il giorno dopo te lo ricordi – dice un coscienzioso Valentino Rossi – Hai dolori dappertutto. Figuriamoci quando ti fai male.
Non puoi andare sempre oltre il limite, diciamo che come in un mazzo di carte hai quattro ‘matte’ a disposizione in ogni stagione. Ma spesso il pilota, dopo essere caduto, torna ai box e ai meccanici dice: ‘Non capisco, quel punto l’ho fatto come il giro prima…“.
 
Saper controllare il potere e non superare il limite. Una ricetta geniale su cui spesso si basa la vittoria o la sconfitta e grazie al quale si prevale nei duelli.
E, Valentino Rossi, questo lo sa benissimo.