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Superbike: Yamaha già in crisi


I test di Phillip Island hanno scosso parecchio alcuni team, ma anche gli addetti ai lavori. Il passo falso della Yamaha, ad esempio, è stato un vero colpo di scena. Nessuno infatti si sarebbe aspettato un risultato così scadente dalla scuderia che ha portato Ben Spies sul trono del wsbk 2009. Del resto il team era partito alla volta dell’Australia con tutti i pronostici a favore. E non sarebbe potuto essere altrimenti, vista la grande competitività del due ruote a disposizione e dei due piloti. Purtroppo però qualcosa non è andata per il verso giusto. Pertanto Toseland e Crutchlow si sono dovuti accontentare di disputare una sessione di prove in chiaroscuro.

L’ex campione della hannspree superbike si è infatti piazzato in undicesima posizione, mentre il giovane collega non è andato oltre la quattordicesima. I due peraltro hanno sottolineato a fine test che gli scarsi risultati sono stati propiziati da diverse problematiche inerenti alla moto.
 
Ecco quanto dichiarato da James Toseland: “Abbiamo trascorso due giorni intensi. Abbiamo lavorato sulla nuova moto cercando di risolvere i problemi di chattering che hanno condizionato sia me che Cal. Abbiamo provato diverse cose. Ora i ragazzi del team studieranno i dati per capire dove intervenire in vista della gara di domenica prossima”.
 
Più positivo invece il giudizio di Cal Crutchlow: “Abbiamo lavorato tanto in questi due giorni di test, provando diverse cose, ma non siamo riusciti a trovare la soluzione definitiva ai problemi. Penso però che in questi giorni li risolveremo. Da parte mia non vedo l’ora che arrivi il week-end di gara. Metterò tutto me stesso per portare a casa il miglior risultato possibile!“.