Honda fa davvero sul serio e in questo 2012 vuole non solo riconquistare i due titoli iridati conquistati in 
MotoGP ma anche tornare a vincere in 
Superbike, spezzando il dominio biennale dei costruttori italiani (
Aprilia nel 2010 e 
Ducati nel 2011): la casa giapponese non ha dunque tempo da perdere e negli ultimi giorni ha concluso una serie di 
test privati che avevano lo scopo di perfezionare la 
motocicletta dal punto di vista tecnico e riprendere confidenza con la 
pista dopo la lunga pausa invernale. 
 Teatro dei suddetti test è stato il circuito australiano di 
Phillip Island, dove sia 
Jonathan Rea che 
Hiroshi Aoyama sono scesi in pista con una 
CBR 1000 RR Fireblade dall’inedita carena bianca, evidentemente in attesa della presentazione ufficiale della nuova 
livrea per la stagione 2012, nella quale sarà ancora presente il logo della 
Castrol (il contratto con il team 
Ten Kate è stato appena rinnovato per un anno, con reciproca soddisfazione di entrambe le parti).  
Dal punto di vista tecnico si è lavorato sia sull’
affidabilità generale della 
due ruote (durante la prima 
sessione ciascun pilota ha messo insieme un totale di circa cento giri) che su alcuni aspetti particolari, come per esempio sul 
monoammortizzatore posteriore, oggetto di grande attenzione durante il secondo giorno di test australiani, come del resto anche la 
rigidità del mezzo.  
Jonathan Rea ed Hiroshi Aoyama hanno fatto segnare tempi molto interessanti (che non sono evidentemente ufficiali, dato che si tratta di un test privato) sulla pista che ospiterà il primo round del 
mondiale Superbike 2012, nel quale i due riders avranno obiettivi ben diversi: Rea infatti non nasconde le sue ambizioni iridate, mentre il neo arrivato Aoyama dovrà soprattutto farsi un po’ le ossa in un 
campionato che non é certo facile neanche per chi proviene dalla MotoGP, come dimostra la stagione 2011 di 
Marco Melandri (sicuramente bravo ma forse troppo incostante).