La scommessa, nata quasi per caso, è stata quella di costruire una squadra che avesse in dotazione una Ducati ufficiale, seppure in una struttura esterna, da rendere vincente pur senza sforare con i costi, ed abbiamo parlato di scommessa vinta.
Ora le carte in tavola sembrano essersi sparpagliate per colpa di un vento capriccioso e dirompente: tale ci sembra essere, più che la giustizia italiana (che però qualcuno afferma essere tale), una certa informazione “scandalistica”, che tiene dietro alle ipotesi di reato senza curarsi poi di dare – quando necessita – doverosa smentita.
Ad ogni conto, è scontato che a Portimao prosegua la festa di Carlos Checa: lo spagnolo ha vinto il suo primo titolo iridato proprio in sella ad una moto Althea, dove batte un cuore Ducati, e non ha intenzione di farsi rovinare il momento da un’indagine che è ancora allo stadio preliminare. Certo è, però, che a questo punto l’impegno per il 2012 dello sponsor si può dire tutt’altro che assicurato, anche nonostante la recente sigla sul rinnovo.