Lo sport italiano piange una dolorosa perdita, con il campionissimo che se ne va per sempre.
Il motorsport è una delle discipline che da sempre è tra le più pericolose, con i rischi che sono parte integrante delle gare. Non si può pensare a un rischio zero e ancora oggi, nonostante delle tecniche estremamente sviluppate, vi è sempre la possibilità di dover fare i conti con delle tragedie.

Le due ruote sono poi quelle che più di tutti mettono a rischio la vita degli atleti, anche perché durante le cadute questi si trovano senza una reale copertura e dunque possono cadere in pista, dove possono sopraggiungere altri piloti. Non sono rari i casi dunque di campioni che sono morti nel fiore degli anni.
In passato poi la situazione era ancora più complessa, con l’attenzione a determinati aspetti che di fatto era nulla. Dunque vi è un enorme fascino attorno a coloro che hanno reso grande il motorsport in un’Era nel quale tutto era diverso e lo si vede con il caso di un fenomeno italiano che divenne un mito.
Addio a Franco Dall’Ara: se ne va a 91 anni il mito dell’enduro
La notizia è di pochi giorni fa, con l’enduro che piange uno dei suoi più grandi pionieri. Franco Dall’Ara, all’anagrafe Alfredo, è stato uno dei più grandi campioni italiani della categoria, tanto da diventare un punto di riferimento per le generazioni seguenti. Nato a Bergamo il 22 agosto del 1933, vinse già la sua prima gara a soli 15 anni, nel 1948.

A livello italiano vinse ben due titoli in singolo, mentre per quanto riguarda le squadre furono ben sei i successi che portò in bacheca. Non ci si devono dimenticare poi le quindici medaglie, dieci delle quali d’oro, che ottenne in occasione di varie edizioni della Sei Giorni di Enduro.
Proprio questa è una delle gare più attese dell’anno e quest’anno si terrà tra il 24 e il 29 agosto, con Dall’Ara che se ne va proprio a ridosso di questa iconica prova. A fine settembre poi a Darfo Boario Terme, in provincia di Brescia, si correrà una tappa del Mondiale Enduro e sarebbe bello poter omaggiare un pilota che permise alla categoria di diventare molto apprezzata e seguita, con Franco Dall’Ara che rimarrà per sempre un’immortale e un’icona dell’enduro.