L’eccellenza italiana potrebbe sparire: è allarme per tutto il settore, ecco che cosa sta succedendo. E’ l’ennesima brutta notizia per il paese
Che l’industria dei motori italiana non stia vivendo il momento migliore della sua storia è, purtroppo, un fatto noto. Negli ultimi anni moltissime aziende dell’automotive e dell’industria motociclistica hanno via via abbandonato il nostro paese. I motivi sono stati molteplici, gli alti costi di produzione italiani e la crescente concorrenza ha costretto molti a delocalizzare le aziende e a spostare la produzione all’estero, altre addirittura hanno dovuto alzare bandiera bianca e chiudere.
La situazione, insomma, preoccupa, e non soltanto per quanto riguarda le aziende produttrici di auto o moto, ma anche per tutte quelle che, fornendo componenti o accessori, dipendono comunque da queste ultime. Un’altra eccellenza italiana potrebbe presto salutare il nostro paese, in Italia la produzione di caschi artigianali negli scorsi decenni è stata un punto di riferimento, ma adesso anche questo settore sembra essere entrato in crisi nel nostro paese, e presto anche un colosso come Airoh potrebbe essere costretto a lasciare l’Italia.
Sul portale DueRuote, Martina Locatelli, responsabile di produzione Airoh, azienda specializzata nella produzione di caschi in particolare nel settore off road, ha messo in guardia sul futuro di questa industria in Italia. Il nostro paese è sempre stata assoluto protagonista nella produzione di caschi, ma le cose potrebbero cambiare. La crescente concorrenza delle aziende che arrivano dal Sud Est asiatico, che realizzano prodotti disponibili a costi nettamente inferiori, sta mettendo in grande difficoltà le aziende italiane.
Produrre in Italia, spiega, è sempre più difficile, soprattutto perché molte aziende rivali hanno già spostato la propria produzione in Asia per avere costi inferiori. A questo si è aggiunta un’altra problematica: “Spostandosi tutti nel nell’est del mondo e delocalizzando, è andata in crisi anche la filiera e alcune importanti forniture stanno venendo meno”.
Nei prossimi anni la situazione potrebbe ulteriormente peggiorare, costringendo tutte le aziende a spostarsi. Le normative rappresentano un altro problema, rientrare nei requisiti richiesti è sempre più costoso. “In un futuro non tanto prossimo la filiera in Italia sarà destinata a interrompersi in qualche elaborazione, quindi noi inevitabilmente per tutelarci dobbiamo guardare anche all’estero.” ha messo in guardia. Un’altra eccellenza italiana rischia dunque di sparire dal nostro paese, un enorme danno per tutta l’Italia.