Simone Corsi felice di correre in Moto2

L’impossibilità di raggiungere il circuito di Motegi e l’annullamento del GP di Motegi ha permesso a Simone Corsi di festeggiare il compleanno nella sua Roma. L’italiano, pilota del Team JiR Moto2 è già uno dei protagonisti della nuova classe intermedia dopo aver chiuso all’8º posto il Commercialbank Grand Prix of Qatar. 
 

Simone Corsi viene da diversi anni di attività nella classe 125 dove è stato anche vicecampione del mondo, ma si trova molto bene con la Moto2 nonostante un inizio difficile.

“Eravamo pronti e carichi per il Giappone dopo la buona prestazione di Losail ed ero ansioso di girare ancora con la nuova moto. Il riscatto dell’8° posto sui deludenti test precampionato mi ha galvanizzato ed ero curioso di scoprire gli ulteriori sviluppi al telaio e confrontarci con la Wild Card Teshima anche lui con la TSR,” ha dichiarato l’ex vice campione del Mondo classe 125
 

Corsi, aggressivo ed esperto pilota della classe 125, ha già promosso in pieno la Moto2 ed non vede l’ora di poter tornare in pista…”Per me che arrivo da moto più leggere, meno potenti e molto più scomode, questa Moto2 è una ‘pacchia’. I cavalli ci sono, si sentono, spingono e la moto è facile da mettere di traverso. Spettacolo puro”. 
 

“Un’altra cosa che mi ha colpito del 4T è il boato che arriva in staccata. In Qatar alla prima curva ci siamo tuffati in 40 e c’era un rumore veramente assordante ed anche nelle altre staccate se solo sei in un gruppetto di 3 o 4 non sai mai se il rumore che senti è quello della tua moto o di quella di qualcun altro”. 
 

“I test non sono stati soddisfacenti ma sono passati due mesi, nei quali i tecnici hanno lavorato pesantemente. La moto è molto diversa rispetto alle prime volte che siamo venuti in Andalusia e possiamo affrontare la gara con serenità. 
 

Si è visto che in Qatar ho girato con gli stessi tempi dei primi, quindi occorrerà prestare particolare attenzione alle qualifiche, siamo in 40, tutti con lo stesso motore, tutti con tempi molto livellati: partire davanti è fondamentale per riuscire a fare un buon risultato”.

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