Arrivano nuovi blocchi in Italia, con migliaia di veicoli che saranno costretti a un nuovo duro stop.
Non è di certo un periodo semplice per gli automobilisti in questi anni, con la situazione che si sta facendo molto complicata per quanto concerne la mobilità. Molti cittadini infatti devono fare i conti con dei grandi cambiamenti che in tanti casi non trovano però il parere positivo dei cittadini.

Infatti si deve tenere in considerazione soprattutto il discorso di come le auto termiche ancora oggi siano decisamente le migliori e soprattutto le più utilizzate sul mercato. La loro crescita e lo sviluppo nel corso degli anni le rende sicuramente superiori rispetto alle elettriche che devono ancora perfezionarsi sotto diversi aspetti.
Intanto però i Comuni stanno cercando di portare la clientela nella direzione dell’elettrico, portando alla luce tutta una serie di blocchi che rischiano davvero di bloccare un mercato. Lo si vede soprattutto con il caso delle auto a gasolio, con queste che devono masticare ancora amaro, con le nuove regole che sono davvero difficili da accettare.
Blocco alle Euro5: incredibile stop nel Nord Italia
Ancora una volta a essere sensibilmente penalizzati sono i cittadini che non hanno modo di cambiare l’auto, ma non solo. Se in passato erano partiti attacchi diretti verso quelle auto che ormai avevano un’omologazione passata da almeno 15 anni, ora si è deciso di abbassare ancora di più l’asticella.

Lo si vede con il caso del Piemonte, con la Regione del Nord Ovest che ha deciso di far partire dall’1 ottobre 2025 il blocco alla circolazione delle Euro5 fino a metà aprile in quei Comuni con almeno 30 mila abitanti. Una scelta che taglia le gambe all’8% della popolazione piemontese, ma a peggiorare il tutto ci pensa anche il discorso legato all’età di queste auto.
Infatti le ultime Euro5 le hanno realizzate nel 2014, dunque un’auto a gasolio di undici è ancora al di sotto della propria vita media. Una scelta che lascia perplessi, per quanto sia derivata dalla volontà di abbattere le emissioni di CO2. Il Piemonte ha dato il via, ma sembra ormai prossima anche questa decisione da parte di Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Chissà però quali saranno i piani per poter aiutare nel cambio di veicolo, ma si conosce probabilmente già la risposta.