Altri problemi giungono per Matteo Salvini, con l’autostrada che aumenta il pedaggio.
In questi ultimi mesi non sono di certo mancate le critiche nei confronti del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini. Il leader della Lega infatti è stato l’artefice della rivoluzione del Codice della Strada, con questi che ha diviso e non poco l’opinione pubblica sui suoi reali benefici.
Da un lato infatti è evidente come si siano sensibilmente aumentati i costi per pagare le sanzioni, ma questo vuole essere un modo per abbattere il numero di incidenti. Salvini però aveva parlato in questi mesi anche in varie occasioni sul costo dei pedaggi autostradali, soprattutto assicurando il mancato pagamento futuro della Corda Molle, tratta che collega l’hinterland meridionale della provincia di Brescia.
Non è solo questa zona della Lombardia che ormai sembra essere stata tradita a tutti gli effetti dalle istituzioni, ma c’è anche una novità che riguarda un’altra città. Una battaglia che, ancora una volta, sembra essere tutta interna alla Lega, dato che il sindaco che deve accettare la decisione è proprio dello stesso partito del Ministro.
Ancora una volta è giunto il momento di fare i conti con gli ennesimi rincari autostradali, con il casello che deve subire nuovi aumenti che è la tratta di Gallarate. Questa infatti ha un prezzo fisso e a gennaio del 2018 si era alzato il costo a 1,50 euro, ma ora è tempo di alzare di altri 10 centesimi il costo complessivo del pedaggio, dunque a 1,60.
Una scelta che fa davvero discutere, anche perché l’ex sindaco di Cassano Magnano, ovvero Nicola Poliseno della Lega, più volte chiese a gran voce l’abolizione di questo pedaggio. Il tutto arriva inoltre per volere di Autostrade per l’Italia, con questa che dunque accetta di aumentare il prezzo dell’1,8%, ovvero la crescita dei costi dovuti all’inflazione che in un primo tempo erano bloccati.
Un dietofront davvero inatteso, con lo stesso aumento di 10 centesimi che lo si avrà anche nella tratta da Besnate a Gallarate Ovest, dove si passa da 1,10 a 1,20 euro. L’illusione di non vedere aumentato il prezzo dell’autostrada è durato dunque solo pochi mesi e si tratta di una nuova promessa del marinaio, con tante parole ma con i fatti che sono di fatto nulli.