Rivoluzione nel mondo delle moto: depositato il brevetto che cambierà tutto

E’ stato recentemente depositato un brevetto che potrebbe rivoluzionare completamente il mondo delle due ruote. Ecco di cosa si tratta.

La motocicletta è senza dubbio il veicolo a due ruote più amato al mondo, soprattutto grazie alla sua agilità e alla potenza del suo motore. Qual è allora l’origine di questo speciale mezzo di trasporto? Secondo gli storici, il primissimo progetto di un motore a combustione interna fu brevettato a Roma nel 1879, grazie all’ingegnere italiano Giuseppe Murnigotti. Quest’ultimo ideò inoltre un primitivo veicolo a due posti, spinto da un propulsore a combustione gassosa.

nuovo brevetto rivoluzionario
Brevetto moto (Ansa) – nextmoto.it

Tuttavia, l’innovativo brevetto non venne mai realizzato, il primato passò quindi a due ingegneri tedeschi che riuscirono finalmente a costruire la prima motocicletta con motore a combustione interna. Oggi, le moto possiedono una tecnologia quasi fantascientifica, la quale permette di ottenere dei risultati mai visti prima.

Il brevetto che rivoluzionerà il mondo delle moto

La casa motociclistica americana Indian Motorcycle ha recentemente mostrato al mondo il suo nuovo brevetto rivoluzionario. Il suo obiettivo principale è quindi quello di riscaldare o di raffreddare l’abbigliamento indossato dai motociclisti, senza utilizzare particolari cablaggi. In realtà, i gilet termici sono già presenti sul mercato, ma hanno alcuni svantaggi, come ad esempio la necessità di essere collegati ad una batteria. Quest’ultima costringe pertanto il pilota a controllare costantemente l’autonomia e, di conseguenza, a cercare l’energia elettrica per la ricarica. L’azienda americana, invece, è riuscita a trovare il sistema per risolvere il problema. Il brevetto prevede infatti che gli indumenti vengano auto riscaldati, ma come è possibile?

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Indian Motorcycle (Press Media) – nextmoto.it

Innanzitutto, gli ingegneri hanno cosparso l’abbigliamento di punti di ricarica, in particolar modo di punti che sfruttano l’induzione. In altre parole, è sufficiente toccare la moto per generare energia elettrica. Per questo motivo, i famosi punti di ricarica sono stati collocati sui guanti, sui pantaloni, sulla giacca e sugli stivali: si trovano quindi nelle zone più a stretto contatto con il veicolo. Il sogno dell’Indian Motorcycle è ovviamente quello di riscaldare il guidatore d’inverno e di raffreddarlo d’estate, attraverso un sistema che sia il più confortevole possibile. Da dove verrebbe allora l’energia elettrica utilizzata per alimentare l’abbigliamento?

In realtà, l’elettricità proverebbe da una batteria separata dalla motocicletta, ciò significa che il veicolo non offrirebbe la propria energia agli indumenti. Gli ingegneri hanno inoltre affermato che vorrebbero creare anche un sistema wireless, formato da un semplice tappetino a induzione. E non solo: si potrebbero addirittura installare dei sensori all’interno dei vestiti per controllare la temperatura del corpo umano. Questi dati servirebbero ovviamente per personalizzare il riscaldamento o il raffreddamento. Ad ogni modo, non è ancora chiaro se il progetto possa essere fattibile, poiché ci sono ancora molti problemi da risolvere.

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