Un mercato già fermo riceve una batosta di cui non aveva bisogno. Stavolta il colpevole è molto chiaro: Donald Trump
Il mercato moto e scooter del 2025 è molto pesante: poche vendite, calo secco rispetto al 2024. I più ottimisti sperano che torni ai livelli del 2023. Ci sarebbe già da strapparsi i capelli, anche senza una nuova tremenda mazzata che arriva su questo settore ià sfiancato.
Una catena di rialzi di prezzi di cui si poteva fare tranquillamente a meno, e che nasce dalla nuova politica aggressiva e isolazionista dell’amministrazione USA, che ha subito voluto cominciare il suo quadriennio con un brusco rialzo delle tariffe, ovvero dell tasse di inmportazione, che ha colpito prima Messico e Canada e ora una vasta selezione di prodotti europei
La risposta europea ai dazi americani
Innevitabile la risposta europea: uno speculare rialzo delle tariffe su molti prodotti di importazione americana. È una stretta che rialzerà i prezzi dei prodotti industriali e quindi anche delle moto, in modo “invisibile”, semplicemente alzando i prezzi di componenti e materie prime.
Ma oltre a questo dato di fondo, la guerra commerciale tra Stati Uniti ed Europa colpira anche specifici prodotti e aziende. Tra le non molte importazioni industriali di origine americana, c’è una vittima designata: Harley-Davidson.
L’Unione Europea non poteva rimanere a guardare di fronte all’offensiva commerciale americana. Ed è così che la Commissione ha deciso di ripristinare le misure di controbilanciamento che erano state sospese nel 2018 e nel 2020. Questa volta, però, non si tratterà di semplici avvertimenti: i dazi verranno applicati in maniera totale e colpiranno export americano per un valore che potrebbe raggiungere i 26 miliardi di euro.
Non sono molti i prodotti di importazione made in USA. Molti dei marchi che conosciamo, come i famosi jeans sono da tempo prodotti in Europa. Quel che resta non è moltissimo e si va dalle barche al bourbon (quello famoso con l’etichetta nera ancora orgogliosamente distillato in Tennessee), fino alle motociclette Harley-Davidson.
È una decisione che arriva come una mazzata sulla schiena per la storica azienda americana, già alle prese con risultati commerciali deludenti e scelte strategiche discutibili. E certamente con prezzi non per tutti. Le moto a stelle e strisce rischiano così di diventare il capro espiatorio di una battaglia commerciale ben più ampia, in un momento particolarmente delicato per il marchio.
Nonostante la durezza delle misure, la Commissione Europea ha comunque lasciato aperta la porta al dialogo, dichiarandosi “pronta a collaborare con l’amministrazione statunitense per trovare una soluzione negoziata”. I dazi potrebbero infatti essere revocati in qualsiasi momento, qualora si raggiungesse un accordo tra le parti. Il colosso di Milwakee lo spera ardentemente.