Ecco la regola numero uno quando si tratta di fare ricorso ad una multa ricevuta. Il segreto cambia tutto, svelato come metterlo in pratica.
Ci siamo passati tutti, almeno una volta nella vita. Riceviamo una multa nella casella della posta o sul parabrezza dell’auto e ci rendiamo conto di un errore commesso da chi di dovere. Figuriamoci ora che in Italia vige uno stato di totale incertezza in materia di autovelox, con il pasticciaccio brutto che ha colpito quelli non omologati. Una situazione scomoda, che ha generato il panico tra gli automobilisti.

Anche perché i ricorsi alle multe per autovelox sono tra i più diffuse nel nostro Paese. Ed essendo tra i più diffusi, sono anche quelli che vengono ignorati dai prefetti di competenza. Un qualcosa che ancora oggi genera incertezza e timore nei confronti dei sanzionati, che lavorano per far sentire la propria voce quando snobbata senza base di ragione.
La cronaca ci viene in aiuto, con un recente caso che ha fatto scuola a Bologna. Un cittadino è stato rimborsato dopo che i suoi ricorsi per una multa (ritenuta a suo parere illegittima, ndr) erano stati ignorati. L’automobilista in questione ha presentato regolare ricorso nelle sedi competenti e poi ha proceduto ad autotutelarsi dalle richieste del Comune, pari a oltre 1.000 euro in cartelle da pagare.
Ricorsi Multe ignorati? Rimborso e risarcimento immediato, come fare
I fatti in questione risalivano al biennio 2021-2023 e mostrano tutte le prove reperite e poi trasmesse via PEC da parte dell’automobilista sanzionato. Dopo un lungo processo, quest’ultimo ne è uscito vincitore. Il motivo della vittoria è stato nella mancata risposta da parte del Prefetto. In che senso? Lo spiega la legge ed è molto severa nei confronti della parte giudicante.

In parole povere, senza la notifica di risposta al ricorso entro venti giorni dalla presentazione stesso, il ricorso può dirsi automaticamente accolto. Il Prefetto non avrà altre opzioni che accordare il rimborso, il risarcimento oppure l’annullamento della multa.
Ricordiamo l’iter classico per presentare regolarmente ricorso circa una multa ricevuta. In primis occorre disporre formalmente la domanda di ricorso al Prefetto entro 60 giorni dalla notifica della multa. L’alternativa è presentarla al Giudice di Pace entro 30 giorni. Qual è la differenza? Il ricorso al Prefetto è a titolo gratuito, mentre quello al Giudice di Pace prevede un contributo da saldare con il pagamento in danaro. È necessario muoversi via PEC o tramite raccomandata.