Il Governo viene incontro ai cittadini e lo fa con un regalo davvero favoloso.
Ancora una volta è tempo di ammirare le grandi innovazioni che giungono da parte del Governo per quanto riguarda la mobilità. Naturalmente non si può portare avanti questi piani in modo del tutto indipendente, infatti serve sempre il benestare dell’Europa, con l’UE che da tempo sta cercando di dare una sterzata rispetto ai progetti del passato.

Non ci sono dubbi sul fatto che si stia cercando sempre di più di puntare sulla produzione e la vendita di auto elettriche. Una decisione che risulta essere decisamente divisiva in questi anni, ma per il momento nel 2035 si parla di un passaggio definitivo alla produzione solo di vetture a impatto zero.
Questo non convince non solo tutti i clienti, ma allo stesso tempo anche le aziende. I Governi però stanno cercando in tutti i modi di accontentare il volere di Bruxelles e dunque lo si vede con ciò che sta realizzando l’Italia, con un piano che ora è stato approvato dalla stessa Europa, con questo che porterà a grandi vantaggi e a importanti cambiamenti.
Cambio del PNRR: maxi bonus per le auto elettriche
Alla fine anche l’Europa ha deciso di accogliere positivamente il cambio del PNRR da parte dell’Italia. Il Piano infatti non prevedeva per il 2025 un bonus ai cittadini per l’acquisto di auto elettriche, ma ora le cose sono cambiate. Lo si vede infatti dalla decisione di dare vita a una rivoluzione che porta allo spostamento di fondi del PNRR per la produzione di colonnine verso l’incentivo all’acquisto di nuove auto.

Una scelta fortemente criticata anche da molte aziende che in questi anni hanno fatto delle vetture a impatto zero il loro punto di forza. La motivazione dipende dal fatto che il numero di auto elettriche vendute sarà maggiore nel momento in cui ci sarà un sistema di servizi tale da poter garantire ai cittadini un reale utilizzo di queste vetture.
Dunque era più importante dare risalto alle colonnine rispetto che alle auto elettriche in sé e per sé. Inoltre, il fatto di aver dato forma a un bonus che è anche limitato dall’ISEE, di 11 mila euro per chi è sotto i 30 mila e di 9 mila per chi è tra i 30 e i 40 mila, con un massimale del 30% sul valore dell’auto, rischia di non generare gli effetti sperati.