Questo è il vero incubo di tutti i motociclisti: ecco i rimedi per superarlo senza paure

E’ uno degli incidenti più fastidiosi che possono capitare a chi possiede una moto. Tutti i consigli per uscirne indenni.

Le distrazioni quando si è a bordo di un mezzo meccanico possono capitare. In macchina, ad esempio, basta spostare un attimo gli occhi dalla strada che il tamponamento è servito, specialmente se ci si sta muovendo in città. Se si è in moto, invece, gli intoppi sono altri e non meno pericolosi, anche perché non c’è carrozzeria che possa proteggere.

Caduta da fermi, cosa fare
Attenzione alle distrazioni in moto – Nextmoto.it

Ma qual è l’incidente più temuto e in un certo senso imbarazzante per i motociclisti? Adesso lo scopriremo, svelando altresì come fare per “salvarsi” senza ricorrere all’aiuto di nessuno.

La bestia nera di chi va in moto. Ecco come risolvere la situazione

Può succedere ovunque, spesso nei momenti in cui non dovrebbe. E’ a classica caduta da fermi, magari mentre si è in attesa che il semaforo diventi verde. Cosa fare in questi casi? Non va infatti trascurato il fatto che una moto pesa almeno 200 kg e tirarla su può rivelarsi parecchio complicato.

Il procedimento da seguire è semplice, ma richiede tempo. In un frangente del genere la fretta è quanto mai cattiva consigliera. Eventualmente, se proprio non si dovesse riuscire a riportarla in piedi, il consiglio è di chiedere a qualche passante. Qualcuno di buon cuore lo si trova sempre.

Moto caduta, come sollevarla
Moto che cade da ferma, cosa fare – Nextmoto.it

In generale, quando ci si trova impegnati nel tentativo di sollevare un motociclo, è necessario prendere alcuni accorgimenti fisici per non farsi male. Il primo passo da compiere è abbassarsi piegando le gambe, tenendo la schiena dritta, e per quanto possa sembrare anomalo, rivolta al veicolo.

A quel punto bisogna girare il manubrio, così che la ruota sia verso l’alto e renda il sollevamento più agevole. Sempre di spalle alla motocicletta, con una mano si deve prendere l’estremità inferiore del manubrio e con l’altra la maniglia del passeggero, dopodiché si spinge con le gambe, sfruttando al massimo i loro muscoli. Occhio però a non esagerare, perché il rischio è di sbilanciarsi e farla cadere dall’alta parte.

Anche in episodi del genere, la fortuna gioca sempre un ruolo. Se è coricata sul lato destro, tutta l’operazione sarà più facile, in quanto permette, mentre la si sta risollevando di aprire il cavalletto, evitando il ribaltamento.

Non bisogna poi dimenticare si salvaguardarsi. Ciò significa che, non appena ci si accorge che il mezzo sta per scivolare, non va assolutamente trattenuto, poiché può provocare strappi muscolari e contratture. E’ bene quindi lasciar andare il manubrio e assicurarsi di non essere travolti.

Sebbene con moto a terra l’azione istintiva è quella di piegare la schiena, non va mai fatto, pena il sopraggiungere del temuto colpo della strega.

Dopo aver assicurato la due ruote con il cavalletto, riprendere fiato e riposarsi un po’, prima di cominciare a fare un’ispezione di massima circa lo stato del manubrio e delle sue leve, dei blocchetti elettrici, del silenziatore, della pedana e dalla parte bassa della carena che potrebbero essersi danneggiati nell’impatto al suolo, seppur appunto non in movimento.

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