La MotoGP è sempre stato l’obiettivo massimo per tutti i talenti delle due ruote. Per un vice campione del mondo la storia potrebbe cambiare.
Il Motomondiale corre veloce e anche quello che, apparentemente, può risultare una oasi dorata può trasformarsi in un incubo. Diversi piloti della top class hanno avuto un anno, al massimo un paio di stagioni, per dimostrare il loro valore. A non tutti è concessa la possibilità di rimanere svariati anni in un top team, qualora le cose inizino a girare male.
Lo scenario attuale vede in prima linea la Ducati. La casa di Borgo Panigale è diventata il place to be. Tutti i più forti centauri della MotoGP sognano di poter guidare una Desmosedici. Un tempo la moto italiana dava il meglio solo in accelerazione sui rettifili, oggi è una scheggia in tutti i settori della pista. Grazie alle innovazioni dei tecnici, capitanati dal geniale ing. Dall’Igna, la Rossa è diventata agile nei tratti misti e impareggiabile sull’80% dei tracciati del calendario.
Pecco Bagnaia, campione del mondo in carica, ha asfaltato gli avversari, rimontando ben 91 punti a Quartararo nel 2022. Non se la passa bene il francese, impantanato spesso a centro gruppo in sella alla sua M1. Le medesime difficoltà le sta riscontrando anche Franco Morbidelli. Il vice campione del mondo 2020 non ha beneficiato del passaggio nella squadra ufficiale della casa di Iwata.
Ci si attendeva dei passi in avanti in questa annata, dopo gli appelli dei centauri. Il team, orfano di una squadra satellite, è rimasto sin qui a secco di vittorie, Sprint Race comprese. Persino la Honda, con Alex Rins del team di Lucio Cecchinello, è riuscita a trionfare in un GP. La Yamaha rischia, seriamente, di concludere all’ultimo posto della classifica costruttori. Morbidelli e Quartararo non possono nulla contro lo strapotere tecnico di otto Ducati in pista.
MotoGP, si apre uno scenario sorprendente
Considerate le difficoltà in top class, Franco Morbidelli potrebbe vagliare la possibilità di passare in Superbike. Il suo contratto scadrà al termine del 2023 e, ad oggi, non vi sono concrete chance di rivederlo in pista, in sella ad una M1, nella prossima stagione. La MotoGP sa essere spietata e anche chi ha sfiorato un Mondiale potrebbe essere messo alla porta.
Il miglior risultato dell’italo brasiliano è arrivato in Argentina. Il quarto posto della SR, replicato in gara, rappresenta una magra consolazione per un talento della sua portata. Ospite a Misano, nel box della Yamaha della Superbike, il centauro ha osservato da vicino una categoria a cui ambisce. Frankie, infatti, potrebbe essere stuzzicato dall’idea di prendere il posto di Toprak Razgatlioglu, in procinto di passare in BMW nel 2024.
Morbidelli ha analizzato il difficile momento che sta attraversando la Yamaha in MotoGP, senza tirarsi indietro. Darà il massimo per riportare la M1 in alto, cercando di andare nella migliore direzione possibile. Nel team ufficiale non è riuscito a registrare risultati degni di noti, ma spera di farlo prima possibile. L’alternativa? Potrebbe chiamarsi Superbike. Il primo prodotto dell’Academy di Valentino Rossi è stato punzecchiato da molti giornalisti a tal proposito e, secondo molti, il suo destino pare già scritto. La serie delle moto derivate di serie lo aspetta a braccia aperte.