MotoGP, scatta l’ultimatum: potrebbe non esserci più, la richiesta è categorica

La squadra è stata categorica, potrebbe non tornare più alla MotoGP: il movimento dovrà prendere seri provvedimenti per non perderla.

Diversi piloti hanno già fatto capire che questi sistemi di sicurezza e soprattutto il nuovo modello di sprint race, potrebbero non andar bene per uno sport già pericoloso come la MotoGP. Adesso, a tenere in sospeso l’intero movimento, c’è un team in particolare che non è affatto contento di come si stiano mettendo le cose. La ragione? Sempre l’incolumità dei piloti.

Incidente di Espargaro
MotoGP (nextmoto.it – Ansa foto)

In particolare, non piace il fatto che si continui a correre in una pista come quella di Portimão dove ghiaia ed air fence sono problemi che costantemente vengono segnalati dai team, ma di cui nessuno finisce per trovare una soluzione. Nemmeno si può dire che accadrà finché qualcuno potrà farsi male, perché è già accaduto ed i provvedimenti sono sì, stati presi, ma neanche ora convincono.

Addio in MotoGP, potrebbe non esserci più

La Federazione ha deciso di ricoprire le vecchie vie di fuga usando un tipo di ghiaia che addirittura si abbassa di 22 centimetri rispetto a quella prevista dal regolamento. Si sarebbe passati da 25 a 3, solo dopo l’incidente nei test del ducatista romano, Fabio Di Giannantonio. Il tutto, non ha placato però un’organizzazione, la Dorna.

Il CEO di Dorna Sports è Carmelo Ezpeleta, che visti gli ultimi eventi, soprattutto quanto successo a Pol Espargaro che nella seconda libera in Portogallo ha riportato una contusione polmonare e alla frattura di una vertebra dorsale, ha messo sotto accusa la MotoGP. Ovviamente, prendendo la pista portoghese come primo capo d’accusa, anche perché la stessa, ha danneggiato anche Luca Marini ed Enea Bastianini, Marc Marquez, Jorge Martin e Miguel Oliveira. Risultato è che ad oggi, 18 piloti su 22 partiranno per l’Argentina.

Incidente Espargaro
Incidente Espargaro (nextmoto.it – Ansa foto)

Ezpeleta, dirigente sportivo spagnolo con diversi anni di esperienza alle spalle (lui ne ha 77), è andato su tutte le furie ed una volta intervistato da Sportweek, portale molto seguito a livello mondiale per quanto riguarda i motori, non le ha mandate a dire. Da comprendere che certo, il mondo della MotoGP non ci ha fatto bella figura, così.

Lo spagnolo, che dicevamo a capo di Dorna Sports, ha espresso tutto il suo malcontento: “Se le condizioni del fondo con ghiaia non verranno cambiate profondamente, l’anno prossimo non ci sarà nessun evento della MotoGP in questo luogo, sembra chiaro. In queste condizioni che hanno fatto diverse vittime, Portimão non avrà un posto nel calendario nel 2024. Le richieste di altri paesi ci sono già”.

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