Suzuki ha deciso un drastico ridimensionamento del budget dedicato alla
MotoGP per cui l’anno prossimo la casa di
Hamamatsu schiererĂ al via della
classe regina una sola moto affidata allo spagnolo
Alvaro Bautista, reduce da una stagione caratterizzata da un infortunio e poi vissuta quasi sempre nelle retrovie, in posizioni di rincalzo.
Il taglio di una moto ha comportato ovviamente anche l’uscita di alcuni tecnici, tra i quali spicca il nome di
Stuart Shenton, capo ingegnere del team nipponico a partire dal 1992 dopo aver passato alcuni anni prima in
Kawasaki e poi in
Honda e riferimento tecnico di piloti come
Sete Gibernau,
John Hopkins,
Loris Capirossi e
Kevin Schwantz.
Proprio quest’ultimo vorrebbe invece ritornare attivamente nel mondo del
motomondiale con un ruolo di team manager in un
test team Suzuki che dovrebbe lavorare in vista dell’
entrata in vigore del nuovo regolamento nel 2012: l’australiano avrebbe già informato la
Dorna Sports della sua iniziativa ottenendone il placet e trovando invece difficoltĂ (e addirittura qualche ostilitĂ ) con il
costruttore giapponese, intenzionato a non investire ulteriormente in MotoGP, anche per evitare ulteriori polemiche con
Francis Batta, costretto a privarsi di
Leon Haslam e ad accontentarsi di una sola moto, affidata a
Michel Fabrizio, per il campionato mondiale riservato alle
derivate di serie del 2011, nonostante una stagione 2010 ad altissimo livello in
Superbike.
Forse l’arrivo di Schwantz sarebbe comunque il minore dei mali per una casa capace di ottenere una sola vittoria (
Chris Vermeulen, 2007) dopo il passaggio a moto da 800cc: davvero troppo poco per un costruttore che intende giocarsela alla pari con Honda e
Yamaha.