MotoGP, fulmine a ciel sereno: adesso la strada è davvero in salita

Problemi non da poco per la MotoGP che presto potrebbe diventare un campionato in cui correre non è così facile o economico: la situazione sgradevole si è già verificata nel mondo delle automobili con conseguenze devastanti per le case produttrici.

Se nel mondo delle automobili la crisi della produzione di chip ha portato a ritardi nelle consegne, licenziamenti e automobilisti appiedati, cosa succederà quando qualcosa di molto simile avverrà nel mondo delle due ruote più seguito del pianeta?

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Problemi in arrivo (NextMoto)

Secondo alcune fonti nei prossimi anni un componente molto importante potrebbe diventare raro, troppo raro perchè tutti i team che prendono parte alla massima serie di motociclismo sportivo possano permettersi di montarlo sulle proprie due ruote da gara.

Spietata concorrenza

Non è mai una buona cosa quando componenti fondamentali per la produzione di un dato veicolo iniziano a scarseggiare. Di solito, succede questo: prima un marchio più potente ed importante fa incetta del componente in questione, poi le altre case si trovano senza e alla fine, finisce tutto con lavoratori che perdono il posto e problemi economici enormi.

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La MotoGP non è immune a queste situazioni (NextMoto)

Una situazione analoga a quella che abbiamo visto dopo la pandemia di Covid che ha lasciato senza microchip tantissime case produttrici come Mini, Renault e Fiat che si sono viste costrette ad annunciare ritardi mostruosi nella consegna dei veicoli o a prendere misure disperate. Ora, forse accadrà lo stesso con le moto da corsa.

Problemi di centralina

Nel mondo delle due ruote come riportano i principali giornali del settore sta accadendo qualcosa di simile, un po’ per le nuove tecnologie che permettono di assemblare questo componente, un po’ perchè anche nel settore delle due ruote la crisi si è fatta sentire eccome.

Perfino un campionato importante che muove ogni anno un giro di soldi multimilionario come la MotoGP non è immune a questi pericoli: a rischiare sono soprattutto i team minori, quelli che magari hanno meno soldi ed influenza sul mercato e che rischiano quindi di trovarsi tagliati fuori dalle line di rifornimento che portano le centraline alle fabbriche di due ruote da corsa.

Chi ci rimette?

Stando a quanto riporta Tutti i Motori Web quello che è successo in Malesia pone dei precedenti incredibili per la MotoGP. Praticamente i fornitori che avrebbero dovuto mandare ai team le centraline non ne hanno consegnate a sufficienza a causa di alcuni ritardi: questo ha portato Magneti Marelli a fornirle con priorità solo ai team ufficiali come Ducati, campione in carica.

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Assemblare le motociclette sportive potrebbe diventare un problema (NextMoto)

La situazione è dovuta alla scarsità di semiconduttori nel mondo dei motori. Ora, durante i collaudi in Malesia i team a cui le centraline sono arrivate in ritardo sono riusciti a completare senza problemi i giri di prova. Ma cosa succederebbe in un futuro nemmeno troppo lontano se dovessero essere altri i componenti a non arrivare alle squadre?

Forse, un domani le motociclette da corsa saranno elettriche, una direzione in cui si muove anche la Formula Uno anche se con molta calma e lentezza, ma nell’immediato la situazione appare se non grave almeno preoccupante con i team satelliti che rischiano di trovarsi in fondo alla catena alimentare dei rifornimenti.

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