In quarta posizione si classifica Ben Spies, che precede Valentino Rossi, in netto regresso rispetto alla gara di Laguna Seca, non solo come posizione ma soprattutto come ritmo gara: possibili problemi tecnici potrebbero avere limitato il pesarese, forse anche provato psicologicamente dopo la caduta di ieri o distratto dalle chiacchiere di mercato. Nicky Hayden conquista un buon sesto posto considerate le sue condizioni fisiche( frattura al polso per l’americano) e precede il texano Colin Edwards, Marco Melandri, Hector Barbera, il redivivo Randy de Puniet e uno spento Marco Simoncelli, incapace nel finale di difendere l’ottava posizione faticosamente conquistata nei giri precedenti.
Da segnalare le cadute di Loris Capirossi, Andrea Dovizioso e Mika Kallio: nessuno dei tre riporta infortuni, ma il centauro della Honda rischia grosso perché si stende in mezzo alla pista e corre il rischio di essere investito dalle moto in arrivo.
In ottica mondiale Lorenzo ribadisce la propria superiorità e rimette le cose a posto dopo l’errore di ieri che gli è costata la caduta; oltre a tutto ciò, si dilata il vantaggio del maiorchino su Pedrosa, ormai l’unico che sembra avere qualche remota possibilità di creargli ancora delle difficoltà.