MotoGP, allarme Quartararo: i tifosi non vogliono crederci

Nel test di Portimao Fabio Quartararo lancia un campanello d’allarme nel box della Yamaha. Il problema motore passa in secondo piano

Fabio Quartararo ha chiuso la prima giornata di test a Portimao in sella alla Yamaha all’ottavo posto in classifica. Già a Sepang aveva rilasciato buone impressioni sul nuovo motore, capace di offrire più velocità massima sui rettilinei. Una richiesta che il campione francese aveva avanzato già dopo la conquista del titolo iridato 2021 e la Casa di Iwata ha impiegato più di un anno prima di accontentarlo.

Fabio Quartararo (foto Ansa)
Fabio Quartararo – Nextmoto.it

Il distacco da Pecco Bagnaia è di otto decimi e Fabio Quartararo non può ritenersi per nulla soddisfatto a poco più di una settimana dall’inizio del Mondiale. Al centro dell’attenzione c’è il nuovo pacchetto aerodinamico che presenta un secondo set di ali sulla M1 e varie configurazioni che dovranno essere valutate prima di poter omologare il primo pacchetto alla vigilia del Gran Premio di Portogallo. “Troppe parti”, ha commentato sarcasticamente Fabio Quartararo in conferenza stampa. “Abbiamo ancora molto lavoro da fare. In realtà non abbiamo apportato grandi modifiche all’aerodinamica, abbiamo solo provato ali più grandi e abbiamo a disposizione un altro pacchetto che abbiamo già testato in Malesia“.

Quartararo e il problema gomme soft

Risolto il problema del motore quattro cilindri in linea che ha avuto una iniezione di cavalli, adesso in casa Yamaha sono ben altri i problemi. Sul giro secco la M1 ancora non riesce a sfruttare al meglio le gomme soft per impostare un buon giro in ottica qualifiche. In una stagione che vede l’introduzione delle Sprint Race, con le qualifiche che disegneranno la griglia di partenza sia nella gara del sabato che della domenica, ai box Yamaha risuona un campanello d’allarme.

Fabio Quartararo e il capotecnico Diego Gubellini (foto Ansa)
Fabio Quartararo e il capotecnico Diego Gubellini – Nextmoto.it

Nel finale di sessione il pilota francese ha tentato il time attack con le soft ma non ha fatto meglio di 1’39″6, tre decimi in meno rispetto all’anno scorso con gomme medie. Diverse le arre problematiche: “Ovunque, ad eccezione della fase di frenata, abbiamo problemi in percorrenza di curva, stabilità, uscita di curva“, ha elencato l’undici volte vincitore della MotoGP. “In passato ero veloce ovunque con gomme nuove. È difficile da capire“.

C’è preoccupazione nel box di Fabio Quartararo, fra una decina di giorni inizierà il campionato di MotoGP e la M1 non sembra ancora pronta ad affrontare al meglio questo esordio stagionale. “Sicuramente non sarò pronto per la prima gara… e non mi sento bene nemmeno in moto. In questo momento – ha concluso il pilota di Nizza – abbiamo problemi più grandi della velocità massima. Ce ne occuperemo una volta trovata la base“.

Impostazioni privacy