La MotoGP vira verso una nuova epoca, con gli USA che avranno un ruolo di primaria importanza.
Non ci sono dubbi sul fatto che gli USA abbiano avuto in questi anni un ruolo sempre più preponderante non solo nella vita di tutti i giorni degli europei, ma anche nel settore del motorsport. Per tanto tempo vi era stata una netta spaccatura anche nelle competizioni motoristiche, tra i Mondiali, spesso più amati dagli europei, e le categorie legate al mondo USA.
Quando però si può fiutare l’affare, non vi è dubbio alcuno sul fatto che gli statunitensi siano sempre pronti come degli avvoltoi a fiondarsi sulla preda. La crescita nel mondo della F1 è stato evidente, tanto è vero che sono ben tre i GP che si corrono in territorio a stelle e strisce, con il solo Austin che ha visto affiancarsi prima Miami e poi Las Vegas.
Non è da escludere che in futuro se ne possano aggiungere anche altri, perché quello che vale per alcuni, difficilmente vale anche per gli USA. La F1 ha visto un grosso cambiamento a livello mediatico in seguito all’ingresso di Liberty Media, con la MotoGP che per anni non ha saputo tenere testa, con Dorna che ora ha lasciato ufficialmente le redini al colosso americano.
Liberty Media, ora anche MotoGP: il legame con la F1
Dopo un lunghissimo tira e molla con la Commissione Europea, alla fine Liberty Media ha avuto modo di mettere le mani ufficialmente anche sulla MotoGP. Una notizia che era nell’aria da mesi, ma che ora è resa ufficiale, con la MotoGP che potrebbe subire così dei forti cambiamenti.
Molti sono convinti infatti che anche la competizione a due ruote potrà diventare molto più permissiva con il discorso legato ai motori. Proprio come si vede in F1, con McLaren che lotta per il Mondiale con motore Mercedes o la Red Bull che può passare senza problemi da Renault a Honda fino a Ford, così potrà accadere anche in MotoGP.
Questo infatti sembra essere il modo migliore per aprire le porte a nuovi colossi, su tutti BMW e MV Agusta. Per ora però sono solo delle voci, con Liberty Media che si è appena insediata, ma non ci sono dubbi sul fatto che ora ci dovrà aspettare una pesante rivoluzione della MotoGP.
