Novità regolamentari per il
MotoGP, che perde i pezzi (è fresca
la ferita dell’addio/arrivederci di Suzuki) ma non la voglia di evolversi gara dopo gara, navigando sempre verso l’obiettivo di diventare la vetrina privilegiata del mercato delle due ruote.
Detto altrove de
i test, che sono stati liberalizzati (la vecchia regola imponeva un tetto massimo ai treni di pneumatici utilizzabili nel corso della stagione e dava un limite – in giorni – alle sessioni riservate ai piloti titolari, ma quest’ultimo “tabù” è caduto) a patto che la squadra indichi il circuito sul quale intende effettuarli, sono stati introdotti
nuovi limiti di peso:
le
Moto3 (categoria che va a rimpiazzare la scomparsa 125) potranno raggiungere i 148 kg per moto e pilota; la sola
Moto2 – dunque senza pilota – potrà arrivare a 140kg mentre per le
MotoGP fino a 800 cmc il limite sarà di 150 kg, oltre gli 800 cmc (e sappiamo che tutti i big avranno una 1.000) tetto alzato a 153kg.
Altra novità del regolamento, l’obbligatoria introduzione di
dispositivi di protezione delle leve sul manubrio: tutte le
MotoGP dovranno averne, così da evitare che in caso di contatto accidentale tra piloti la moto possa frenare senza che il centauro lo abbia voluto, mettendone a repentaglio la salute.