MotoGP 2011 Phillip Island: Simoncelli, esame di maturità

marco simoncelli phillip island 2011 gara
 
Il MotoGP di Phillip Island è stato un monologo di Casey Stoner in testa alla corsa, ma alle sue spalle – e qui, lo annunciamo, l’abbiamo vista diversamente rispetto a quanto dichiarato da qualcuno di voi nei commenti al nostro blog – c’è stata un’entusiasmante bagarre capace di regalare alla corsa quelle emozioni che troppo spesso non si sono viste nel corso di questa stagione. Tra i principali protagonisti di questo show c’è stato sicuramente il ravennate Marco Simoncelli (team San Carlo Honda-Gresini), al primo podio di una stagione che poteva essere esaltante e invece è finita troppo spesso nella ghiaia,il luogo – principe – dei rimpianti.

Simoncelli ha imparato dai propri errori; è diventato più lento (nella prima parte dell’anno ha sfasciato diverse moto, ma anche colto più di una pole position), questo è vero, ma anche più lucido nelle situazioni di gara più complicate; prova ne sono le continue beffe ai danni di Andrea Dovizioso, come a Motegi anche a Phillip Island.
 
Certo: la strada per la vittoria, specie finché ci sarà sull’asfalto un marziano come Casey Stoner, è ancora lunga, ma Simoncelli può a buon diritto vantare di aver acquisito la maturità necessaria per diventare un protagonista proprio nel MotoGP di Phillip Island.
 
Una volta, infatti, con la pioggia si sdraiava; domenica ha saputo mettere il cervello nel ghiaccio quando le prime gocce gli hanno bagnato la visiera, staccare il polso dall’acceleratore quando necessario e spianarlo non appena l’asfalto si è asciugato. Andandosi a riprendere quella seconda piazza a lungo occupata nel corso della gara…
 
Naturalmente in sala stampa Marco Simoncelli si è presentato raggiante:

“Sono felicissimo! È stata una gara molto difficile con le condizioni meteorologiche che cambiavano continuamente. Quando è arrivato lo scroscio improvviso di pioggia ho preso un grosso rischio consentendo a Dovizioso di raggiungermi e superarmi. Mi sono accodato a lui interpretando le sue traiettorie e cercando di rimanere in scia. All’ultimo giro la pista si è asciugata ed a quel punto ho dato il tutto per tutto riuscendo a superarlo”.

Impostazioni privacy