Motocross: Cairoli e Musquin vincono a Glen Helen

[galleria id=”1765″]Trasferta oltre manica per il circus del motocross Mondiale che fa il suo ingresso in uno dei circuiti sacri del National americano come Glen Helen, quest’anno orfano della specialità che lo ha reso celebre. 
 

A consolare i numerosissimi tifosi californiani della zona ci hanno pensato i grandi nomi del cross europeo, in testa a tutti le tabelle rosse MX1 e MX2 Toni Cairoli e Marvin Musquin che hanno fatto il vuoto dietro di se.Ma andiamo con ordine.

Il francesino campione del mondo ha siglato la sua dichiarazione d’amore verso la terra americana, dove sarà destinato a partire dalla prossima stagione: Marvin ha segnato l’holeshot in entrambe le manche ed ha preso il largo dal gruppo degli inseguitori guidando in modo spettacolare, mai domo del suo successo. 
 

Anche il suo compagno di squadra Shaun Simpson ha segnato due ottime partenze, anche se con risultati alterni: nono in gara uno, attardato da qualche imprecisione di troppo, splendido terzo alla bandiera a scacchi in gara due, performance che lo premiano con preziosi punti per il campionato, dove ora occupa la quinta posizione. Non un weekend dei migliori per Jeffrey Herlings, che dopo avere raccolto un discreto settimo posto in gara uno, non è riuscito a portare a termine la seconda manche dopo alcuni contatti con altri piloti che lo hanno costretto al rientro forzato al paddock.  
 

Ma se la MX2 ha lasciato un segno arancio indelebile sulla mitica pista californiana, il vero capolavoro lo hanno messo a segno i due piloti in sella alle nuovissime 350 SX-F: Tony Cairoli, già leader di campionato, e l’americano del team Jagermeister KTM Mike Alessi, wild card nell’appuntamento mondiale sul circuito di casa. I due hanno preso il via davanti a tutti in gara uno, il siciliano da subito ha creato il vuoto alle sue spalle guidando come solo lui sa fare. 
 

Alessi è stato in parte rallentato dalla dura battaglia con l’ex campione del mondo Ben Townley, che gli ha dato del filo da torcere, ma non abbastanza da impedirgli di conquistare la piazza d’onore. Tripletta KTM grazie all’ottima rimonta di Max Nagl sulla 450 SX-F. Il tedesco sembrava avviato al successo anche in gara due quando una bruttissima caduta lo ha costretto a fermarsi per liberarsi dalla rete e dai paletti che aveva intrappolato nell’incidente, portandolo al traguardo solo in 21° posizione. 
 

Cairoli è partito di nuovo tra i primi ma ha preferito “accontentarsi” di un terzo posto che in ogni caso gli ha garantito la vittoria del GP e un ulteriore incremento del suo vantaggio in campionato. Alessi dal canto suo ha chiuso con un notevole quarto posto e quindi una seconda posizione nel GP, un risultato che per KTM vale ben più di mille parole!Ancora sottotono Rui Goncalves, poco a suo agio sulle salite americane e sempre fuori dalla zona dei punti che contano. 
 

Rientro rapidissimo in Europa ora per il KTM Red Bull Racing team, alla volta di Saint Jean d’Angely, in Francia il prossimo 6 giugno.

Gestione cookie