Motociclisti increduli, il nuovo record del mondo è surreale: il video è da brividi

Un nuovo record è riuscito a sorprendere praticamente tutti quanti. Tanti motociclisti sono rimasti a bocca aperta.

Il mondo del motociclismo è veramente vasto e ampio. A renderlo tale, oltre ad un mercato sempre più apprezzato e desiderato, anche il fatto che con una due ruote si può fare veramente di tutto. Utilizzarla in città come per effettuare viaggi lunghi o anche dei raduni, oppure per godersi velocità straordinarie tanto su pista quanto sullo sterrato.

alex camera record yamaha
Moto, che record (nextmoto.it)

C’è invece chi ama utilizzare questo genere di mezzi a motore per raggiungere e talvolta superare limiti che parevano assolutamente insuperabili.

Forse è il caso pure di tale modello, che in effetti a dirla tutta è stato protagonista di un nuovo record semplicemente straordinario. Un filmato non ha lasciato spazio ad alcun dubbio in tal senso. Non ci resta altro da fare che scoprire cosa effettivamente è accaduto ed in quale misura è stato effettuato quanto stiamo per vedere.

Motociclismo, nuovo record effettuato: è successo davvero

Nuovo record agguantato da una Yamaha. Una motocicletta figlia di un marchio iconico, che al momento non se la sta passando bene – soprattutto in MotoGP – ma che comunque rimane a livello commerciale e sportivo un vero e proprio mito delle due ruote. Lo sa bene Alex Camera, recordman che ama il sapore delle sfide e la costante ricerca del superamento di ogni limite. Non è la prima volta che si cimenta in prove del genere, e stavolta ha deciso di fare qualcosa di speciale confrontandosi con una Yamaha R1 da oltre 180 CV di potenza massima.

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Alex Camera, ennesimo record super (nextmoto.it – YouTube La Nuova di Venezia e Mestre)

Parliamo, come potrete facilmente intuire, di un vero e proprio bolide. Ma quale sarebbe l’impresa ottenuta? Sfruttando semplicemente – si fa per dire – la sua sola forza fisica, Camera è riuscito a trattenere la spinta di questa motocicletta giapponese per oltre 45 secondi. Arco temporale, quello che vi stiamo descrivendo, in cui lo spettacolo non è affatto mancato fra burnout e show vari. Anche se, lo ripetiamo, tutto è stato effettuato per un solo scopo: battere il precedente record mondiale.

Pare proprio che il buon Alex sia stato in grado di ottenere questo blasonato risultato. Per rendergli la vita più difficile, l’organizzazione ha deciso di vietare l’impianto frenante anteriore e di scaldare fino ad 80 gradi lo pneumatico posteriore. Questo per garantire il miglior grip possibile sull’asfalto. Niente da fare, però, dato che ha dimostrato di poter resistere per oltre 40 secondi in queste particolari condizioni di guida.

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