Moto Guzzi, quanto durano i loro motori? I segreti di una delle 2 ruote più amate

La durata dei motori Moto Guzzi è veramente notevole e sorprende anche i più scettici: vi sveliamo il segreto di questi propulsori amatissimi

Entrare nel mondo Moto Guzzi significa immergersi in una storia che attraversa un secolo. Un marchio che non ha mai perso il suo fascino, nonostante i cambiamenti del mercato e la concorrenza sempre più agguerrita. Oggi le strade sono piene di modelli stranieri, ma per chi ha vissuto gli anni d’oro delle due ruote italiane, Moto Guzzi resta un simbolo di orgoglio nazionale.

Durata motori Guzzi
Quanto dura un motore Moto Guzzi – nextmoto.it

Non si tratta solo di passione: c’è una ragione concreta dietro la fedeltà dei guzzisti, e riguarda proprio la solidità dei suoi motori. Prima di svelare il dato che fa davvero la differenza, vale la pena fare un passo indietro e capire perché questa casa lombarda è diventata un punto di riferimento per chi cerca affidabilità e prestazioni.

Perché i motori Moto Guzzi durano di più

Fondata nel 1921, Moto Guzzi nasce da un’idea di Giorgio Parodi e Carlo Guzzi, spinta dal desiderio di onorare amici caduti in guerra. Il logo con l’aquila, scelto per ricordare gli aviatori, è diventato negli anni un’icona. E non è solo questione di stile: la Guzzi ha segnato il motociclismo italiano, dominando le competizioni e lasciando un segno indelebile.

Durata motori Guzzi
Perché i motori Moto Guzzi durano di più (wikimedia commons) nextmoto.it

Negli anni Cinquanta, il marchio era sinonimo di vittorie, con oltre tremila successi in gare ufficiali, quattordici titoli mondiali e undici Tourist Trophy. I piloti volevano una Moto Guzzi perché sapevano di poter contare su una meccanica robusta, capace di reggere anche le sfide più dure.

Ecco il punto: quanto dura davvero un motore Moto Guzzi? La risposta, dati alla mano, lascia poco spazio ai dubbi. Se trattato con la giusta cura e sottoposto a una manutenzione regolare, il bicilindrico di Mandello può arrivare tranquillamente a 200.000 chilometri.

Non è un numero buttato lì: parliamo di una soglia che molti concorrenti faticano anche solo ad avvicinare. Certo, dopo i primi 100.000 chilometri la frizione inizia a mostrare i segni del tempo e qualche intervento sulla meccanica diventa necessario, ma la struttura di base resta solida.

La Moto Guzzi, anche dopo i vari passaggi di proprietà – dalla famiglia Parodi alla SEIMM, poi a De Tomaso, Bulgari, Beggio e infine Colaninno – ha sempre mantenuto una produzione fedele alla tradizione.

Oggi, sotto la regia del Gruppo Piaggio, la sede storica di Mandello del Lario continua a sfornare modelli come la V7, la V9 e la V100, senza perdere il legame con il passato. Non è raro vedere esemplari con centinaia di migliaia di chilometri ancora in strada, guidati da appassionati che non hanno intenzione di separarsene.

Per chi cerca una compagna di viaggio che non teme le distanze, il marchio dell’aquila resta una certezza. E quei 200.000 chilometri, raggiungibili con la giusta cura, sono la prova più concreta di un mito che non conosce crisi.

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