Moto Guzzi, che fine ha fatto lo storico brand italiano: ecco come stanno le cose

Da Mandello alla svolta recente: Moto Guzzi, simbolo italiano è cambiata molto. Scopri davvero come stanno le cose.

Fondata il 15 marzo 1921, Moto Guzzi ha segnato la storia delle due ruote con uno stile inconfondibile e tante intuizioni che l’hanno resa un vero punto di riferimento. Da sempre associata ai motori bicilindrici a V di novanta gradi e all’emblema dell’Aquila, la casa di Mandello ha attraversato più di un secolo di vita tra trionfi sportivi, cambi di proprietà e una continua spinta all’innovazione.

Moto Guzzi che fine
Moto Guzzi che fine ha fatto(Wikimedia Commons) nextmoto.it

Negli anni Trenta e Quaranta, Moto Guzzi si affermava come la più importante azienda motociclistica italiana, pioniera nelle soluzioni tecniche: fu la prima al mondo a montare il cavalletto centrale e a introdurre il telaio elastico su moto di serie. Altrettanto rivoluzionaria fu la scelta di costruire una galleria del vento, record assoluto fra i costruttori di moto, che permise di affinare aerodinamica e prestazioni. Non sono mancati momenti difficili, come la crisi del mercato degli anni Sessanta che portò a più di un cambio di gestione e all’inizio di una nuova fase per lo storico marchio.

Lo stato attuale di Moto Guzzi: come stanno le cose

Oggi Moto Guzzi fa parte del Gruppo Piaggio, entrato in scena nel 2004 dopo il passaggio con Aprilia. Sotto questa gestione, il marchio si è rilanciato puntando su modelli che rispettano la tradizione ma guardano al futuro. Le moto si distinguono ancora per la trasmissione cardanica e il bicilindrico a V, ma sono costantemente aggiornate dal punto di vista tecnico, sia in termini di emissioni sia di elettronica.

Moto Guzzi che fine
Uno storico modello Guzzi (Moto Guzzi) nextmoto.it

La produzione resta ancora a Mandello del Lario, vero cuore storico ed emotivo del marchio. Questa scelta – non affatto scontata oggi – ha permesso di mantenere un legame forte con il territorio e con la storia, andando controcorrente rispetto alle tendenze della delocalizzazione.

Negli ultimi anni, la gamma si è rinnovata con modelli che hanno saputo combinare innovazione e tradizione: pensiamo alla V7, nata per richiamare le linee classiche, o alla V85TT, una moderna enduro dall’estetica vintage. E non mancano novità tecniche come la piattaforma “compact block” della V100 Mandello, un rivoluzionaria Guzzi raffreddata a liquido.

Nonostante il settore sia sempre più competitivo e dominato da grandi marchi internazionali, Moto Guzzi si ritaglia sempre la sua fetta di appassionati, soprattutto all’estero: le esportazioni superano il 60% della produzione. La casa dell’Aquila continua a proporre nuove versioni e varianti per i suoi modelli iconici, senza perdere l’attenzione per l’innovazione e la qualità costruttiva.

Il mito di Moto Guzzi insomma continua, evolvendosi senza mai dimenticare ciò che l’ha resa famosa: design autentico, motori bicilindrici facilmente riconoscibili e una storia fatta di vittorie, raid e ingegno italiano. Oggi il brand si trova in una fase di stabilità operativa e di rilancio commerciale, capace di guardare con fiducia al futuro e di conquistare nuove generazioni di motociclisti, senza mai tradire la sua vera anima.

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