Moto e scooter in Italia, è allarme: la notizia fa scoppiare il caso

Una ricerca ha evidenziato quali sono i comportamenti scorretti sulle due ruote: ecco le infrazioni che si commettono più spesso

Mettersi alla guida di una moto o di uno scooter richiede un grado di attenzione molto alto. Le due ruote, infatti, più ancora rispetto alla automobili, hanno bisogno di essere sempre concentrati e vigili, cercando di evitare quanto più possibile situazioni che possano mettere a repentaglio la sicurezza.

Scooter e moto, ecco le infrazioni che si commettono più spesso
Moto e scooter, i comportamenti errati degli utenti della strada – Nextmoto.it

Ma gli italiani, specialmente tra gli under 25, alla guida sono sempre più distratti. A sottolinearlo è una ricerca del portale Skuola.net in collaborazione con Autostrade per l’Italia, nell’ambito del progetto di sicurezza stradale a scuola “Non chiudere gli occhi”, che ha svelato come ben 1 su 5 ha ammesso di essere spesso con la testa tra le nuvole proprio mentre imbraccia il manubrio.

Le infrazioni che si commettono più spesso

La causa principale che porta a un incidente, specialmente quando si guida una moto o uno scooter, è la distrazione. Tanto che il 21% ammette di essere stata coinvolta in incidenti a causa dei propri comportamenti errati. Comportamenti che hanno poi riflessi tangibili nella realtà con l’infrazione più commessa che rimane quella legata al mancato rispetto dei limiti di velocità, un grande classico tanto che 4 giovani su 10 alla guida di un qualsiasi mezzo di locomozione, ammettono candidamente di viaggiare oltre la soglia consentita.

Moto e scooter, la ricerca che fa paura
Moto e scooter, ecco quali sono le infrazioni che si commettono più spesso – Nextmoto.it

Sale a un intervistato su 7, invece, chi guida senza la necessaria lucidità, salendo, se si considera coloro che dichiarano come sia capitato almeno una volta, al 70% che guida in condizioni psicofisiche non adatte, ossia quando è molto assonnato o molto stanco. inoltre 1 su 6 confessa di aver guidato con la mente annebbiata da alcol o “sostanze”. Altro grande classico è l’uso dello smartphone, comportamento pericolosissimo specialmente sulle due ruote, ammesso da un utente su 5 mentre 4 su 10 hanno ammesso di aver prodotto contenuti digitali come video, selfie e dirette social.

La nota lieta, almeno, è legata al senso di prudenza dei giovani che si mettono alla guida. Il 60% di loro, infatti, utilizza il casco e rispetta il limite sui passeggeri a bordo e più della metà di loro invita anche i passeggeri a fare altrettanto. Nonostante questo, però, solo il 24% non pensa mai alle possibili conseguenze sulle persone di una certa “disinvoltura” in strada. Una percentuale che, però, raddoppia tra coloro che si dichiarano molto distratti alla guida. Un problema che, probabilmente, potrebbe risolversi semplicemente insegnando ai ragazzi la materia a scuola visto che appena il 14% dei giovani coinvolti nell’indagine afferma di aver trattato abitualmente l’educazione stradale tra i banchi durante la carriera scolastica.

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