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Moto e scooter, batosta per gli italiani: il Governo l’ha fatta grossa stavolta

Arriva una brutta notizia per gli italiani che speravano di poter rinnovare a breve la propria moto o scooter. Che batosta.

C’era grande attesa per l’Ecobonus in arrivo da parte del Governo Italiano per le moto e gli scooter. Gli italiani amanti delle due ruote, infatti, speravano in questa nuova iniziativa per rinnovare il proprio mezzo.

Moto – Nextmoto.it

A breve, infatti, dovrebbe arrivare il nuovo DPCM. Si parla di una bella somma stanziata dal Governo per i “famosi” Ecobonus. La cifra dovrebbe aggirarsi intorno ai 17 milioni di euro. Numeri da far tremare i polsi a chiunque insomma.

A fare chiarezza sulla questione però ci ha pensato Confindustria ANCMA attraverso una nota dove ha svelato che a quanto pare i fondi in arrivo da parte del Governo saranno destinati solo ed unicamente alle moto e agli scooter elettrici.

Ecobonus solo per moto e scooter elettrici: ecco cosa succede ai termici

La notizia naturalmente era già nell’aria. È piuttosto chiaro da tempo ormai che l’Europa in primis e di conseguenza anche l’Italia stiano spingendo forte per avere in futuro un comparto motoristico totalmente elettrico.

Vespa (Piaggio Media Press) – Nextmoto.it

L’obiettivo è di quelli ardui, parliamo di un cambiamento epocale che dovrebbe in teoria mandare definitivamente in pensione i motori termici. Un cambiamento che naturalmente sta incontrando già le prime resistenze e dubbi.

Per le moto termiche restano naturalmente le risorse precedentemente dedicate. Stiamo parlando di circa 5 milioni di euro. Tali risorse però, bisogna dirlo per onestà di cronaca, sono già state “consumate” alla fine del mese di gennaio.

Per quanto concerne i 17 milioni che verranno dedicati agli scooter, moto e ciclomotori elettrici sono derivanti dalla redistribuzione di fondi avanzati dagli anni 2022 e 2023. Gli italiani che speravano in un integrazione del bonus anche per le moto termiche saranno sicuramente delusi.

È chiaro che l’obiettivo del Governo è quello in un certo qual modo di “penalizzare” il termico in confronto all’elettrico per spingere gli italiani sempre di più verso l’EV.