I gestori hanno comunicato che l’impianto resterà comunque attivo e punterà a diventare un centro di riferimento per le attività di avviamento al cross e ad altre discipline motociclistiche.
Si tratta di un secondo duro colpo per il mondo del fuoristrada dopo che il mondiale Enduro Indoor, vinto dal polacco Taddy Blazusiak, ha visto il completamento di sole due delle cinque prove previste causa annullamento per le altre tre sempre per motivi economici.
Anche per la Spagna non è comunque una buona notizia e anzi rischia di complicare ulteriormente le cose per un settore delle due ruote già provato dalla chiusura degli impianti di produzione della Yamaha e di Piaggio e dalle notizie non certo rassicuranti sulla società che gestisce il circuito di Jerez de la Frontera.
Insomma la crisi del settore europeo delle due ruote non sembra affatto finita e anzi ora sembra toccare il settore off road che finora aveva sostanzialmente tenuto, pur se in una situazione di equilibrio sempre più precario.
Davvero un peccato perdere così una gara che aveva una tradizione ormai decennale ma davanti ad una recessione così dura diventa davvero difficile cercare di far quadrare i bilanci per molti attori del comparto motociclistico che non possono far altro che avviare un ridimensionamento della loro attività per non rischiare di peggio.