Molti motociclisti non lo indossano, ma questo capo ti salva la vita: non solo il casco

Andare in moto è una delle esperienze più belle che ci possano essere, ma in questi casi la sicurezza deve essere al primo posto.

Il numero di motociclette vendute in Italia negli ultimi anni è decisamente aumentato, il che ha portato il Belpaese a essere diventato uno dei principali per immatricolazioni di due ruote. Questo ha fatto sì che moltissimi cittadini comuni decidessero di lanciarsi in questo mercato e anche le aziende andassero incontro alla loro sicurezza.

Accessorio moto salvavita paraschiena utilizzo novità
Questo strumento poco usato ti salva la vita (Canva – nextmoto.it)

Uno degli aspetti infatti che si deve maggiormente tenere in considerazione è il fatto che un incidente in moto presenta delle conseguenze molto più gravi rispetto a quelli in auto. La motivazione è dettata dal fatto che si è completamente scoperti e non vi è una carrozzeria che permetta di attutire l’impatto.

Per questo motivo anche i crash test delle moto hanno una serie di differenze molto evidenti, ma non per questo non si deve fare in modo di evitare gravi incidenti. Lo si vede infatti con la nascita sempre più frequente di una serie di accessori innovativi che permettono di poter evitare gravi danni fisici.

Il casco è ormai uno strumento noto a tutti e al quale nessuno, giustamente rinuncia, ma non è solo questo un ottimo strumento che evita dei danni decisamente molto dannosi. Ecco infatti come stanno nascendo dei paraschiena che non saranno all’altezza delle moto da corsa, ma che ormai sono sempre più evoluti e dunque garantiscono una sicurezza straordinaria in caso di possibili incidenti.

I migliori paraschiena in moto: ecco come riconoscerli

Ci sono diverse normative che stanno regolando la sicurezza dei cittadini, con la mobilità che ormai presenta una serie incredibile di differenze rispetto al passato. I paraschiena infatti non possono essere considerati omologati se non rientrano nella normativa europea EN1621-2, con questa che spiega perfettamente quali siano i requisiti minimi da rispettare.

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Paraschiena, quale scegliere (Dainese – nextmoto.it)

Il numero finale sta a indicare il livello di capacità di protezione, con questo che può essere sia 1 che 2. La differenza sta nel fatto che nel primo caso si avrà la possibilità di trasmettere al corpo una forza che deve essere pari o minore ai 18 kN, mentre quello che si rifà al livello 2 avrà un livello maggiormente protettivo e dunque trasmette una forza minore a 9 kN.

Tra le varie sigle che si possono trovare sui vari paraschiena certificati, vi sono anche le lettere CB o FB. Nel primo caso si parla di Center Back, con questo che permetterà di riparare solo la parte centrale della schiena, su tutte la colonna vertebrale. Nel secondo caso invece si tratta di un paraschiena Full Back e dunque saranno protette da eventuali danni anche le scapole.

Quando si sceglie un paraschiena lo si deve fare tenendo in considerazione che questo accessorio è da considerarsi a tutti gli effetti come un salvavita e che dà modo di poter evitare dei guai ben peggiori in un secondo momento. L’importante è che quando si indossa un paraschiena si ha l’obbligo di renderlo estremamente aderente, perché nel caso in cui si spostasse sarebbe davvero un disastro. I costi possono variare tra i 20 Euro fino anche ai 200 Euro, in base alla necessità e alle caratteristiche.

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