Il costo della benzina prevede diversi aspetti e sono tanti gli italiani che faticano a completare il pieno.
Da diversi anni a questa parte è innegabile il fatto che la gestione delle automobili e delle moto è diventato un lusso che solo pochi possono permettersi. Un problema non di poco conto per gran parte degli italiani, con questi che sono costretti spesso a dover usare dei mezzi pubblici che non sempre sono di ultima generazione.

In questi ultimi mesi per fortuna si sta assistendo a un lento, ma comunque costante, calo dei prezzi. Un aiuto che però non sembra bastare, anche perché il valore rimane comunque ampiamente superiore rispetto a qualche anno fa. La benzina inoltre si trova ormai a dei prezzi di vendita che sono destinati a rimanere sempre elevati.
La motivazione è legata al fatto che non è solo il valore generale del petrolio a portare all’aumento del prezzo della benzina, ma ci sono anche tutta una serie di dettagli che cambiano da nazione a nazione. In Italia tutti abbiamo imparato a conoscere la mazzata derivata dalle accise, con queste che derivano anche da alcuni aspetti che nessuno riterrebbe possibile.
Accise sulla benzina: il costo è pazzesco
Ormai siamo arrivati davvero al ridicolo per quanto riguarda il costo della benzina, dato che ad aumentare il valore del carburante ci sono una serie di aspetti che sono ampiamente superati. Sembra impossibile anche solo da pensare, ma sul costo della benzina vi è anche l’impatto della guerra d’Etiopia tra il 1935 e il 1936, la quale ancora oggi non è stata ripagata.

Sono tantissime le accise che avrebbero dovuto sparire, considerando infatti come in principio sono nate per poter finanziare delle spese pubbliche. Dal 1995 però, con il Governo Lamberto Dini, si è deciso di unire le accise sotto un’unica tassa e dunque, anche quelle che sono più lontane ai giorni nostri, saranno comunque delle accise che dovranno essere pagate.
Il prezzo della benzina, senza le tasse, sarebbe del 38,9% del valore complessivo pagato, mentre il gasolio si stanzierebbe sul 42,8%. Numeri che fanno capire come di fatto tutti i soldi del pieno di benzina finiscono nelle casse dello Stato, ben contento del fatto che vi siano prezzi elevati. Con simili numeri dunque è impossibile pensare che si arrivi a valori accessibili in futuro.