Jorge Lorenzo e Marc Marquez sono stati grandi protagonisti in MotoGP, ed ora il maiorchino ha una sicurezza sul connazionale.
La MotoGP ci ha offerto un inizio di stagione davvero spettacolare, con Jorge Martin che è in testa al campionato, che però a Jerez ha gettato via il primo tentativo di fuga, cadendo in gara mentre era al comando dopo aver vinto la Sprint Race del sabato. Ciò ci ha permesso di gustarci uno spettacolare duello per il primo posto tra Pecco Bagnaia e Marc Marquez, che hanno riproposto la sfida del 2021 che andò in scena ad Aragon. 
Come in quel caso, a prevalere è stato il campione del mondo in carica della MotoGP, che si è dovuto inventare un vero e proprio capolavoro per tenere dietro un Marc più veloce di lui. La sfida è stata a dir poco esaltante, con Marquez che è finalmente tornato ai suoi livelli di un tempo, e che ora sente di avere vicina la prima vittoria con la Ducati del Gresini Racing. Le sue performance con la Desmosedici GP23 stanno stupendo tutti, ed anche un ex campione della top class ha voluto dire la sua in tal senso dopo la tappa iberica.
MotoGP, ecco le parole di Lorenzo su Marquez
La MotoGP aveva bisogno di un ritorno al top di Marc Marquez, in grado di garantire spettacolo ed emozioni con la sua guida aggressiva e spericolata. Dopo la gara di Jerez de la Frontera, a commentare quanto visto in pista ci ha pensato Jorge Lorenzo, che ha anche espresso una convinzione riguardo alla Ducati Desmosedici GP23. Secondo il rider maiorchino, il connazionale avrebbe vinto senza problemi con la moto nuova tra le mani.
Ecco le parole dell’ex campione della MotoGP: “Credo che Pecco fosse al 95% a Jerez, ma quando Marc è arrivato e lo ha superato, ha tirato fuori quel 5% che gli mancava. Inoltre, ha chiarito che la GP24 sul rettilineo era in grado di allungare, è superiore per velocità ed accelerazione. Marc ha dovuto spingere moltissimo in frenata per tenere il passo di Bagnaia. Sono certo che Marquez avrebbe vinto con la GP24 tra le mani, e ciò lo vedremo quando avrà la stessa moto di Bagnaia e Martin“.
