Sta per arrivare la nuova legge dell’Unione Europea: con questa proposta sarà obbligatorio, ecco a partire da quando.
L’Unione Europea, non è certo una sorpresa, ha posto la sostenibilità ambientale al centro del proprio programma politico, avviando un processo che dovrà condurre il continente alle zero emissioni e abbassare i livelli d’inquinamento del nostro pianeta, messo a dura prova da decenni di comportamenti sbagliati che hanno causato danni inimmaginabili al nostro ecosistema.
La mobilità è ovviamente centrale in questo percorso, per decenni i mezzi di trasporto sono stati tra i principali responsabili delle emissioni dannose nell’aria, ecco perché l’UE spinge verso l’elettrico e verso un abbandono più rapido possibile a diesel e benzina.
Al momento, nonostante le polemiche e i tentativi di rivedere la normativa viste le difficoltà sul mercato dei veicoli a batteria, l’Unione Europea continua a voler fermare la produzione di motori a combustione entro il 2035. Per alcuni veicoli, però, il divieto all’utilizzo di diesel e benzina potrebbe scattare addirittura prima e cambiare in modo importante lo scenario futuro della mobilità europea.
La nuova proposta arrivata dalla Commissione Europea è destinata a fare discutere: l’obbiettivo infatti sarebbe quello di imporre alle aziende e alle società di noleggio auto di utilizzare solo veicoli elettrici a partire dal 2030 (cinque anni prima, dunque, della scadenza del 2025 prevista per il fermo alla produzione di motori a combustione).
Presto dunque in Europa le auto aziendali, o quelle a noleggio per le strade del continente potrebbero essere solo veicoli a batteria. Il motivo di questa decisione infatti è che circa il 60% delle nuove immatricolazioni sono da ricondurre appunto a flotte aziendali o auto destinate al noleggio, mentre solo il 40% sono dovute a privati. Si punta dunque con questa mossa ad accelerare il processo verso la sostenibilità.
Al momento non è ancora arrivato nessun testo ufficiale, ma di certo la Commissione è al lavoro sulla questione. Qualora venisse presentata la proposta, come si legge su HDMotori, questa dovrebbe poi superare le varie fasi di approvazione prima di diventare effettiva. L’ipotesi di un così rigido obbligo però ha già fatto discutere non solo i cittadini ma anche parte delle istituzioni. Da tempo infatti le modalità con cui l‘Unione Europea intende gestire la transizione elettrica sono oggetto di forti divisioni non soltanto tra i cittadini ma anche tra i diversi Stati e i singoli partiti al loro interno.