Il colosso giapponese prova lo sgambetto alla Cina: arriva la moto elettrica super low cost

Honda promette di cambiare le regole del gioco nel mercato delle moto elettriche economiche. Ecco cosa c’è dietro la nuova strategia.

La mobilità elettrica è una sfida a due facce: da un lato ci sono innovazioni tecnologiche che puntano in alto, dall’altro c’è chi, come Honda, sceglie la concretezza e si rivolge a chi vuole muoversi risparmiando. Stavolta la casa giapponese sposta l’attenzione dai prototipi tecnologici alla sostanza, lavorando su un modello pensato per tutti.

Honda elettrica low cost
Honda, l’ elettrica low cost (Honda) nextmoto.it

I brevetti diffusi negli ultimi giorni alzano il velo su un indirizzo nuovo nell’offerta del marchio: invece di partire con una moto completamente inedita, Honda usa una base già nota e affidabile, la Shine 100, per realizzare qualcosa di essenziale e decisamente appetibile. Non si tratta però soltanto di rendere accessibile la tecnologia a chi non cerca il sogno, ma di lanciare anche un segnale preciso ai concorrenti cinesi delle low-cost.

Una Honda essenziale che sfida la Cina

Questa nuova strategia si sviluppa a partire da un modello emblematico per Honda. La Shine 100, arrivata nel 2023 sulle strade indiane, è la quintessenza del trasporto semplice: monocilindrico da 99 cc, freni a tamburo e soluzioni minimali, con un prezzo davvero basso (poco più di 600 euro) e numeri di vendita importanti nel primo anno. Questi dati fanno capire perché proprio questo telaio sia stato scelto per l’esordio dell’elettrico ultra-economico.

Honda elettrica low cost
La base di una proposta che sfida la Cina Honda) 15072025 nextmoto.it

L’idea di fondo non è stravolgere, ma adattare. Il telaio della Shine 100 viene infatti mantenuto quasi intatto: così si abbassano i costi e si garantisce l’affidabilità di una formula già testata sul campo indiano. La sostituzione del motore a combustione è stata risolta con soluzioni immediate: un motore elettrico a velocità singola, fissato agli stessi attacchi della precedente unità termica.

Ma non è tutto: il nuovo veicolo entra da protagonista nella strategia di elettrificazione voluta dal marchio. Honda punta su un sistema di batterie intercambiabili, già introdotto con lo scooter Activa e: e supportato da una rete di stazioni di ricarica che cresce rapidamente nelle metropoli indiane, con l’obiettivo di raggiungere numeri importanti entro il 2026. Il lancio di una seconda moto compatibile con questo sistema consente di ampliare il bacino di utenti, rendendo più solida e sostenibile l’iniziativa.

Infine, c’è un’altra carta che Honda si prepara a giocare. Le stazioni di ricarica “Power Pack Exchanger e:” sono già offerte anche a partner esteri che desiderano avviare reti di scambio fuori dal mercato indiano. Questo apre scenari inediti per l’arrivo della nuova moto elettrica anche in altre aree del mondo, Europa compresa. Honda, puntando su semplicità e accessibilità, manda così un messaggio deciso ai rivali sulle strade della mobilità sostenibile.

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