Husqvarna non sta certo vivendo una fine d’anno tranquilla ed anzi la
casa varesina è reduce da due brutti colpi che ne intaccano un po’ l’
immagine a livello sportivo, anche se di fatto almeno uno di questi non è certamente da attribuire a demeriti del
costruttore ma ad una cattiva sorte che ormai da un po’ di tempo sembra aver preso di mira non solo la casa ma l’intero mondo del
motociclismo (basta pensare alla morte di
Marco Simoncelli, indubbiamente un fatto che ha segnato l’intero 2011 e non solo per il motociclismo).
Husqvarna infatti non può certo essere considerata responsabile del fatto che il francese
David Fretigné, suo pilota di punta per la
Dakar 2012, non sarà al via della mitica
corsa per via dell’infortunio vertebrale occorsogli durante il
Rally dos Sertoes dello scorso agosto: i medici hanno deciso di bloccare il pilota transalpino che quindi non potrà essere al via con
Francisco Lopez, altro acciaccato di lusso, e con il resto della compagnia.
Sono invece evidenti le colpe dei dirigenti della casa (e, molto probabilmente della struttura controllante che fa capo a
BMW Motorrad) nella decisione di abbandonare il
Mondiale Supermoto, competizione dove Husqvarna può vantare dodici titoli iridati conquistati grazie a piloti del calibro di
Eddy Seel,
Gerald Delepine e
Mauno Hermunen, tre uomini che sono semplicemente il meglio che il
motard abbia mai prodotto a livello mondiale. In questa decisione ha probabilmente pesato lo scarso
appeal che la manifestazione sportiva ha avuto negli ultimi anni e le decisioni analoghe di molti
costruttori di primo piano, come ad esempio la stessa
KTM.
Si tratta in ogni caso di due
tegole non indifferenti per Husqvarna: la speranza è che la casa possa rifarsi con gli interessi in specialità come il
motocross e l’
enduro o magari cercare il colpo gobbo alla stessa Dakar, dove gli altri piloti della casa non si arrenderanno di certo davanti a
Marc Coma o a
Cyril Despres senza prima aver combattuto fino in fondo.