L’iniziativa, coordinata dal settore tecnico della Federmoto stessa, prevede differenti turni riservate a varie classi (125 Sp, 125 Gp, Metrakit, Moriwaki, Kawasaki 250, Stock 600 e Stock 1000) e vuole essere un primo segnale di attenzione verso il futuro del motociclismo italiano, mai come ora alla ricerca di nuovi talenti capaci di fronteggiare l’armata spagnola che sta dominando il motomondiale.
E’ più che probabile che questa iniziativa abbia un seguito e anzi venga rafforzata nelle prossime stagioni: ormai non basta più solo diventare bravi piloti attraverso corsi e gare, perché la differenza la fanno i dettagli, come ad esempio una adeguata conoscenza delle piste, ed ecco allora che emerge tutta l’importanza di un test-ride su uno dei circuiti più tecnici del motomondiale.
L’auspicio è che siano in molti ad approfittare di questa ottima occasione e che FMI possa davvero portare avanti un programma di questo tipo, che, sul lungo periodo, dovrebbe garantire ottimi risultati e riportare il nostro motociclismo ai vertici in tutte le categorie, garantendo nel contempo un giusto ricambio generazionale di cui si comincia ad avvertire il bisogno.