FIM: Vito Ippolito confermato presidente

Vito Ippolito si conferma presidente di FIM
Il 19 ottobre, presso il Venetian Hotel di Macau (Cina), si è svolta l’Assemblea Generale della FIM (Federazione Internazionale Motociclismo), evento al quale hanno preso parte i rappresentanti di 98 federazioni nazionali sulle 101 associate a FIM. L’assemblea era particolarmente attesa ed importante visto che all’ordine del giorno c’era il rinnovo delle cariche sociali per i prossimi quattro anni.

A spuntarla nella lotta per la presidenza è stato Vito Ippolito, presidente uscente, che ha ottenuto la riconferma con 55 voti contro i soli 44 del rivale Jean-Pierre Mougin. Ippolito, venezuelano di chiare origini italiane, ha espresso soddisfazione per la vittoria, garantendo nel contempo il massimo impegno per continuare a lavorare con trasparenza per garantire un futuro roseo alla federazione internazionale e alle manifestazioni sportive sotto la sua egida. 
 
In effetti, negli ultimi quattro anni il motociclismo mondiale è stato quasi del tutto esente da scandali che invece hanno attraversato altre federazioni, come ad esempio la FIA per l’affare Mosley e la spy story Ferrari–McLaren o la UCI del ciclismo per gli scandali legati al doping.  
 
Questo non significa però che non ci siano problemi legati in primo luogo alla sicurezza, tornata drammaticamente d’attualità dopo la morte di Shoya Tomizawa, alla difficile situazione economica, al rapporto (da mantenere quanto più equilibrato possibile) con Infront e soprattutto con Dorna, alla gestione e alla mediazione nel rapporto tra queste due società, il quale rischia di deflagrare in un conflitto visto che Dorna vorrebbe aprire ai motori derivati dalla serie e infine ad un riequilibrio tra l’ attività su pista, che gode di un vasto richiamo mediatico, e la maggior parte delle gare off road, lasciate molto spesso a loro stesse. 
 
Il motociclismo agonistico di domani passa attraverso la risoluzione di queste problematiche per cui non resta che augurare un buon lavoro a Vito Ippolito e ai suoi collaboratori sperando che riescano a risolvere questi problemi.

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