La motocicletta della Ferrari sembra esser piaciuta proprio a tutti. Con la sua potenza, potrebbe far impallidire anche i centauri in sella a una Ducati
Riconosciuto al mondo come marchio di auto lussuose di altissimo cabotaggio, riesce comunque a farsi apprezzare anche in tante altre categorie riguardanti il mondo dei motori. Una fra tutte, a sorpresa, è quella delle due ruote, in cui è riuscito a primeggiare com’è solito fare a livello internazionale. 
Chiunque abbia visto la motocicletta della Ferrari non può che esserne rimasto estasiato, data l’enorme classe e l’immensa potenza messe in strada. Potrebbe far impallidire anche chiunque si sia affidato da tempo ai modelli della Ducati, altro brend nostrano in testa alle classifiche internazionali per numero di vendite, come anche nel mondo del Motorsport.
Una moto dei sogni che è stata, però, creata da parte di un uomo di nome Birger Hansen, il quale vive in Danimarca. Quella messa in piedi è stata il suo sogno divenuto realtà, contraddistinto da una classe genuina e da una magnificenza che solamente il Cavallino Rampante è in grado di poter donare agli esemplari in cui appare il suo marchio. Il motociclista in questione ha deciso di montare il motore di un modello potentissimo sotto la sua due ruote e il risultato è stato impressionante.
La motocicletta che non ti aspetti
Birger Hansen, coadiuvato dall’esperienza nel settore motoristico del suo amico Michael Anderson, ha progettato un esemplare che è già entrato a far parte della storia del settore. Quest’ultimo ha acquistato un motore della F355 V8, con capienza da 3,5 litri e una potenza erogata pari a 381 cavalli. Hansen, invece, ha rimediato una motocicletta, facendosi preparare circa 100 pezzi di ricambio da parte di specialisti del settore delle moto. 
Il motore della Ferrari F355, infine, è stato racchiuso all’interno di un telaio denominato Boss Hoss. L’aspetto finale di questa motocicletta è a dir poco entusiasmante e rende chiara tutta la potenza che è in grado di poter erogare. Non osiamo immaginare quanto le vibrazioni sulla sella possano emozionare chiunque si trovi a guidare questo esemplare, unico e difficilmente imitabile.
Per poter arrivare ai risultati sperati, i due amici hanno impiegato all’incirca 10 anni, per poi perdere ulteriore tempo a omologare il modello. Attenzione, però, perché la casa di Maranello ha deciso da tempo di adottare una politica difensiva aggressiva contro ogni tipo di plagio. Per questo motivo, la Ferrari potrebbe non apprezzare ciò che è stato fatto e denunciare il proprietario di questo esemplare che è, comunque, entrato nella storia.
