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Ducati e il suo futuro


Il Wroom 2011, oltre ad essere l’evento che ha segnato il debutto ufficiale di Valentino Rossi come nuovo pilota di punta del Ducati Team impegnato in MotoGP, è stata l’occasione per un consuntivo del piano triennale 2008-2011 e per la presentazione delle linee guida per i prossimi tre anni.

L’ultimo triennio ha consentito alla casa di Borgo Panigale di ampliare la propria offerta anche al di fuori del tradizionale segmento delle moto sportive e supersportive: sia l’Hypermotard che la Ducati Multistrada 1200 hanno ottenuto un buon successo permettendo al costruttore bolognese di ampliare la propria quota di mercato fino a raggiungere l’8,6% a livello globale e il 15% in Italia. 
 
La sfida dei prossimi tre anni sarà costituita invece dal consolidare ed ampliare questi numeri, in particolare focalizzando l’attenzione sui mercati emergenti come l’Asia e il Sud America e nel contempo riuscire a penetrare in altri importanti segmenti del mercato motociclistico globale, come dimostra tra l’altro la nuova Ducati Diavel con la quale la casa italiana strizza l’occhio decisamente anche al mondo delle moto custom reinterpretandole anche in chiave decisamente sportiva. 
 
Un’altra importante partita si giocherà poi sul terreno della globalizzazione, nel senso che la casa di Borgo Panigale dovrà fare i conti da un lato con l’esigenza di ampliare mercati e modelli ma dall’altro dovrà riuscire a conservare la sua storia e la sua tradizione, soprattutto agli occhi di molti appassionati italiani, alcuni dei quali hanno dimostrato di non gradire per niente la nuova politica del costruttore e le relative decisioni che questa comporta.