Valentino Rossi è uno dei grandi miti della MotoGP, ma dopo diversi anni c’è ancora un evento che lo ha segnato.
Ci sono ben pochi dubbi sul fatto che uno dei piloti più grandi della storia sia stato Valentino Rossi, con il fenomeno marchigiano che ha saputo sempre alzare sensibilmente il livello delle sue moto. Lo si è visto anche da ciò che ha saputo ottenere con la Honda prima e poi con la Yamaha.

Vi è sempre il grande rammarico per quello che avrebbe potuto essere in Ducati, con il colosso emiliano che però in quegli anni non era di certo nella condizione odierna. Rossi non è riuscito dunque a dare vita a quello che era il grande sogno di un fenomeno italiano in grado di vincere con la moto principale del Belpaese.
L’impresa, dopo i trionfi degli anni ’60 con Giacomo Agostini in sella alla sua MV Agusta, riuscì a Bagnaia nel 2022 e nel 2023, ma c’erano anche altri piloti dello Stivale che potevano avere un grande futuro. Senza dubbio uno di questi era Marco Simoncelli, con il romagnolo che però se n’è andato in pista nel 2011, con Rossi che ricorda con amarezza quel giorno.
“Non potevo evitare la fatalità”: Rossi ricorda l’incidente di Simoncelli
Era il 23 ottobre 2011 ed è passato alla storia come uno dei giorni fatali della storia delle corse. La morte di marco Simoncelli a Sepang è stato un vero dramma, con la caduta in pista dei piloti che continua a essere uno dei principali problemi che non si riesce a superare da parte degli organizzatori che cercano di migliorare la sicurezza.

Di recente ne ha parlato Rossi, come riporta “La Gazzetta dello Sport”, con Rossi che per diverso tempo non si è dato pace. “La sua morte è stata veramente uno shock perché ho perso un amico, ma soprattutto sono stato parte dell’incidente. C’erano 22 piloti in pista e in quel momento sono stato proprio io a colpirlo”.
Un evento che però non può essere causa di Vale, con il Dottore che infatti ha poi realizzato, dopo il shock iniziale, che non poteva incolparsi per quella fatalità. La morte del Sic è stato un durissimo colpo per molti e chissà cosa sarebbe successo con il romagnolo in pista negli anni a venire.