Moto e scooter devono fare i conti con nuove problematiche e il divieto è una mazzata.
Non ci sono dubbi sul fatto che negli ultimi anni la situazione in Italia si sia fatta sempre più complessa e difficile, considerando infatti come i blocchi nelle città siano sempre più frequenti. Ormai le ZTL sono diventate parte integrante delle metropoli e non solo, dunque diventa importante cercare di trovare delle contromisure al problema.
Inoltre si deve tenere in considerazione il fatto che si sta cercando di limitare quanto più possibile il problema legato alle emissioni di CO2, con tante motorizzazioni che ormai stanno venendo bloccate. Lo si vede soprattutto con il caso di benzina Euro2 e gasolio, con questo che sta arrivando addirittura a Euro5.
Un’omologazione che alla fine sarebbe anche abbastanza recente, tanto è ver che sono solo 11 anni che l’UE ha deciso di andare oltre questa categoria. Ciò dimostra come i cambiamenti stiano ormai viaggiando a velocità siderali, ecco dunque come mai ora è tempo di ammirare anche altre nuove limitazioni che questa volta riguardano gli scooter e le moto.
L’1 ottobre sarà il giorno nel quale in gran parte d’Italia scatteranno le limitazioni per l’utilizzo di auto e moto, con il Comune di Milano che ha già annunciato il primo importante giro di vite. Infatti siamo di fronte a una situazione molto delicata, dove da ottobre scatteranno i divieti anche in Area B, una zona dove c’era maggiore libertà di manovra.
Da quel giorno sarà bloccato l’accesso delle moto a due tempi a miscela con omologazione Euro 2 ed Euro 3, mentre si passa a blocchi a 4 tempi con Euro 0, 1 e 2. Anche per le poche moto a gasolio presenti sarà una bella botta, dato che saranno bloccate anche quelle moto che vanno dall’Euro 0 alla Euro3.
Nella città di Milano sono conteggiate la bellezza di 90.530 moto, il che significa che si tratta di una grande limitazione per la mobilità cittadina. A rischiare maggiormente sono le 4 tempi a benzina, dato che queste sono in totale 42.800. Per fare in modo che l’addio a queste moto possa essere quanto più gestibile possibile, si è deciso di dare vita al sistema MoVe-In, con il conteggio di un chilometraggio massimo per moto e scooter in base al modello.